Travolge cane e scappa: orrore sulla Lecco-Ballabio

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    LECCO – Lo hanno invitato a rallentare e fermarsi, ma non ne ha voluto sapere ed ha tirato dritto, portandosi via con sé una piccola vita. E’ una storia che lascia sgomenti quella accaduta intorno alle 18 di giovedì sulla nuova Lecco –Ballabio, all’altezza della baita degli Alpini di Versasio:  il tentativo di salvataggio di due cani finito in tragedia, con un automobilista che ha prima investito uno dei due animali, per poi fuggire senza indugi. I cagnolini, entrambi meticci bianchi di media taglia, sono stati notati da una coppia di volontari dell’Enpa di Lecco mentre correvano liberi sulla Statale; gli animalisti, che si stavano dirigendo in automobile verso il capoluogo manzoniano, hanno subito deciso di accostare il proprio veicolo e di avvisare la Polizia Stradale di quanto stessa accadendo.

    Una situazione incredibilmente pericolosa per gli sventurati animali, in un tratto di strada ad elevata velocità di percorrenza, che ha spinto i volontari a mettere a rischio la propria incolumità, invadendo  le corsie di marcia e cercando di far rallentare gli altri automobilisti.  Se le vetture che procedevano in salita verso  Ballabio hanno frenato la propria corsa, dopo aver notato i due attivisti, dal lato opposto è sopraggiunta una monovolume di colore scuro, a quanto sembra con a bordo due persone e di cui una donna al volante:

    Ci ha visti ed ha tirato dritto, non ha neppure toccato i freni – ha spiegato Franco, uno dei volontari intervenuti – Uno dei due cani è riuscito a spostarsi della strada, infilandosi in un cancello; l’altro invece, paralizzato dalla paura, è stato travolto dalla macchina. Questa non si è nemmeno fermata per constatare quanto successo, è scappata lasciando il cane sull’asfalto”.

    Di li a poco l’arrivo di una pattuglia della Polizia Stradale e l’accalappiacani del canile di Lecco, che ha prelevato il povero meticcio trasportandolo in condizioni disperate allo studio del dott. Riccardo Rusconi di Galbiate; quest’ultimo non ha potuto far altro che provvedere alla soppressione. “Troppo gravi i traumi riportati alla colonna vertebrale – spiega il veterinario –  il cane era semiparalizzato e in stato di dolore acuto”.

    Impossibile risalire all’incauto padrone responsabile di aver lasciato liberi i due esemplari, visto che la vittima di questo tragico episodio non aveva alcun segno di riconoscimento, né targhetta né microchip; l’altro cane, invece, dopo aver varcato una cancellata, ha fatto perdere le proprie tracce e la speranza dei volontari è che abbia ritrovato la strada di casa.