Truffava le banche e viveva da eremita a Merate, arrestato

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MERATE – Più che un commercialista, pareva un eremita: barba lunga, abiti trasandati, un modo per sviare i controlli delle forze dell’ordine che lo stavano cercando per eseguire la sua condanna a sette anni di carcere. 

Viveva in baita nei boschi di Merate, dove viveva con i suoi cani, niente cellulari di ultima generazione, solo telefoni ‘usa e getta’, niente domicilio e neppure proprietà a lui intestate.

Eppure, secondo quanto riportato dalla stampa nazionale, avrebbe ricavato ben 9 milioni di euro truffando diversi istituti di credito. Soldi di cui pare non vi sia rimasta traccia. Lui si presentava come il capo diverse società di consulenza, create con un sistema di ‘scatole cinesi’ creato ad arte, e chiedeva prestiti per poi sparire al momento giusto.

A scovare Paolo Magnani, è stata la Squadra Catturandi dei Carabinieri di Milano. A tradirlo è stato uno dei suoi soci in affari che, intercettato dagli uomini dell’Arma, avrebbe parlato di una riunione con “l’amico che ne sa di banche”.

I militari si sono appostati in attesa della conclusione dell’incontro, avvenuto in una palazzina a Monza, e hanno fermato Magnani all’uscita del condominio, per un controllo per poi procedere all’arresto in caserma.