Si sono concluse in maniera drammatica le ricerche iniziate ieri pomeriggio
E’ Paolo Bortolato, di Agliate, la vittima dell’incidente in montagna
INTROBIO – Si sono concluse nel modo in cui nessuno avrebbe voluto le ricerche dell’escursionista di 57 anni disperso dalla giornata di ieri in Val Biandino. Paolo Bortolato, questo il nome dell’uomo residente ad Agliate, frazione di Carate Brianza, è morto nel tragico incidente in montagna.
L’allarme era scattato nel primo pomeriggio di domenica 21 febbraio, era stato lui stesso a lanciarlo attraverso il suo telefonino. Purtroppo dopo quella telefonata non è stato più possibile contattare l’uomo e le difficoltà nelle comunicazioni non hanno consentito di capire con precisione il luogo in cui si trovata.
Si sapeva che l’escursionista aveva lasciato la sua auto a Introbio e aveva cominciato da lì la sua escursione solitaria. Probabilmente, però, si era diretto verso il rifugio Grassi. Ingente il dispiegamento di tecnici della XIX Delegazione Lariana del Soccorso Alpino che fino a quando la luce lo ha consentito hanno setacciato, purtroppo senza risultato, i sentieri che portano al rifugio.
Nella prima mattinata di oggi, lunedì, le ricerche sono ricominciate concentrandosi nella zona del sentiero e del canale della Valbona. Un itinerario che si stacca dalla strada carrozzabile che porta in Val Biandino per raggiungere l’omonima bocchetta posta a oltre 2.000 metri d’altezza a pochi minuti di cammino dal rifugio Grassi. Purtroppo nella mattinata di oggi le ricerche si sono concluse con il drammatico ritrovamento del corpo senza vita proprio in quel canale. L’uomo è stato avvistato e poi recuperato con il verricello grazie all’elisoccorso di Bergamo.