L’ingegner Pierluigi Mascetti già dirigente del settore Patrimonio del Comune di Lecco, è stato prosciolto dall’accusa di abuso d’ufficio nell’inchiesta sul “caso di via Fontanella”, vicenda che risale al 2005: l’ente locale mise all’asta un’area che dagli iniziali 550 metri quadri passò a 680 metri quadri. La Procura della Repubblica aprì un’inchiesta nei confronti del dirigente di Palazzo Bovara che poi venne rinviato a giudizio – con il Comune di Lecco che si costituì parte civile nei suoi confronti, chiedendo a Mascetti anche il risarcimento dei danni.
In tribunale la sfilata dei dirigenti comunali, quindi la requisitoria del pm, Paolo Del Grosso, che ha insistito sul danno che sarebbe stato causato al Comune. Al termine è stata chiesta la condanna a sei mesi per Mascetti. Dal canto suo il legale di parte civile, Giuliana Valagussa, ha ricordato le varie perizie e chiesto un risarcimento di oltre 36mila euro a favore del Comune di Lecco. Enrico Azzoni, avvocato difensore di Mascetti, ha negato l’esistenza di alcun reato dunque di un danno, chiedendo l’assoluzione con formula piena dell’ex dirigente.
L’arringa ha ottenuto quanto desiderato: il presidente del collegio giudicante, Ambrogio Ceron, ha dichiarato assolto con formula piena Mascetti al termine della camera di consiglio.