MANDELLO – Fin dalla scorsa estate il Comune di Mandello aveva deciso di introdurre lo strumento dell’Art bonus per valorizzare il proprio patrimonio culturale.
Ai sensi dell’articolo 1 del decreto legge del 31 maggio 2014 numero 83 relativo alle disposizioni urgenti per la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura e il rilancio del turismo, convertito in legge numero 106 del 29 luglio dello stesso anno, è stato infatti introdotto un credito d’imposta pari al 65% per le erogazioni liberali in denaro a sostegno della cultura e dello spettacolo, appunto il cosiddetto Art bonus, quale sostegno del mecenatismo a favore del patrimonio culturale.
In pratica, chi effettua erogazioni in denaro per il sostegno della cultura, come previsto dalla legge, potrà godere di importanti benefici fiscali appunto sotto forma di credito di imposta.
“Con l’Art bonus si sostiene la storia di Mandello – spiega il sindaco, Riccardo Fasoli – Il recupero del nostro archivio comunale è fermo al 1968. Serve ancora molto lavoro e non a caso è stato previsto un intervento per 18.500 euro”.
“Il progetto – aggiunge il primo cittadino – consentirà di effettuare interventi di manutenzione, protezione e restauro dell’archivio storico comunale quale luogo di appartenenza pubblica in struttura permanente che raccoglie, inventaria e conserva documenti originali di interesse storico e ne assicura la consultazione per finalità di studio e di ricerca”.
Il riordino avverrà a partire dall’anno 1970 per la documentazione storica relativa al carteggio e dal 1968 per la documentazione contabile. Si ipotizza l’inventariazione di circa 300 cartelle.
Va ricordato che la legge di stabilità 2016 ha stabilizzato e reso permanente l’Art bonus. In relazione alla qualifica del soggetto che effettua le erogazioni liberali sono previsti limiti massimi differenziati di spettanza del credito d’imposta.
In particolare, per le persone fisiche e gli enti che non svolgono attività commerciale (dipendenti, pensionati e professionisti) il credito d’imposta è riconosciuto nel limite del 15% del reddito imponibile, per i soggetti titolari di reddito d’impresa (società e ditte individuali) e enti non commerciali che esercitano anche attività commerciale il credito è invece riconosciuto nel limite del 5 per mille dei ricavi annui. Così, ad esempio, una persona fisica con reddito di 45.000 euro e un’erogazione di 4.000 euro, può contare su un credito d’imposta di 2.600 euro (da ripartire sui tre anni d’imposta successivi).
“Si tratta di un primo importante passo – conclude Fasoli – per valorizzare questa miniera di informazioni, ricordi e storia del comune di Mandello e degli archivi di Somana, Rongio e Olcio. Il passo successivo sarà trovare una collocazione che lo renda più fruibile a tutti”.
Per maggiori informazioni si può consultare il sito Internet www.mandellolario.it, oppure contattare l’ufficio Demografia e servizi ai cittadini (indirizzo e-mail str.2@mandellolario.it, telefono 0341-708.223).