Dal 28 luglio al 21 agosto, presso lo spazio espositivo di Villa Monastero a Varenna, si terrà la mostra Elisabetta Ruggiero: “La materia dell’anima è forma”, promossa dalla Provincia di Lecco e dall’Istituzione Villa Monastero.
La mostra sarà aperta, con ingresso gratuito, durante il consueto orario di visita di Villa Monastero (9 -19) e sarà inaugurata giovedì 28 luglio alle 17.30.
Mazzi di fiori, fasci di ortaggi, frutti emergono prepotenti da un fondo scuro, bituminoso, magmatico, quasi spinti da una folata di vento. L’impasto della materia del fondo racconta un vissuto di sofferenza in cui si confonde il soggetto che fatica a nascere, ma un’improvvisa luce, una sciabolata di colore, una goccia di materia prende forma e strappa una verità nascosta, un momento della vita.
Questa la pittura di Elisabetta Ruggiero in quegli anni Cinquanta e Sessanta, fondamentali della cultura milanese, lombarda e non solo, ai margini del dibattito intellettuale e della retorica ideologica tra neorealismo, astrattismo, informale, ma fortemente dentro il clima di ricerca che tendeva alla dissoluzione della forma nella matericità del colore.
L’artista, nata a Lecco nel 1931, ha vissuto e lavorato a Milano, ma da sei anni è tornata ad abitare la sua città natale. Diplomatasi a Brera alla scuola del pittore Aldo Carpi cominciò a sprigionare la sua creatività intorno agli anni Cinquanta e Sessanta, dipingendo intensamente il suo mondo intimo e privato con un linguaggio di forte espressività materica dentro le inclinazioni informali del “naturalismo”. Partecipò a molte mostre collettive e negli anni Sessanta ne tenne alcune personali, esponendo opere raffiguranti nature morte, ritratti con olii, acquerelli, disegni dedicati ai famigliari, agli amici e soprattutto al figlio Simone, nato nel 1955.
La mostra a Villa Monastero intende presentare gli olii, i ritratti e le nature morte dei primi esiti materici e “informali” (anni 50-60) con accenni agli sviluppi successivi.