L’illustratore ha presentato il suo ultimo libro
Aquerellista di talento, collabora da anni con Paolo Cognetti
LECCO – C’è stato il “pienone” mercoledì sera per l’arrivo dell’acquerellista Nicola Magrin allo “Spazio volante” di via Bovara a Lecco. Il celebre illustratore si è raccontato davanti al pubblico, narrando diversi aspetti della sua vita.
Magrin era venuto per presentare il suo secondo libro edito con Salani, “Primavera, estate, autunno, inverno”, una raccolta di cento haiku illustrati, progetto nato da una proposta Mariagrazia Mazzitelli, direttrice editoriale della casa editrice.
“Di solito da giugno a settembre mi ritiro nella mia baita in Valmalenco e smetto di lavorare, quest’anno invece ho dipinto tutta l’estate perché dovevo consegnare il progetto entro settembre”.
Magrin ha poi raccontato larghe parti della sua avventurosa vita, di quando è stato in Australia a dipingere di aborigeni – la sia prima “personale” – e del suo rapporto con Paolo Cognetti, di cui ha dipinto la copertina de “Le otto montagne” e i successivi libri. Cognetti ha cercato di convincerlo a trasferirsi nelle sue zone in Val d’Aosta. “Ci ha provato ma a me dove vive lui non mi piace, le montagne sono troppo lontane. Io amo la mia baita perché le montagna sono proprio attaccate e mi danno un senso di protezione”.
Il pittore ha poi narrato l’episodio dell’incontro dei lupi in Canada, in compagnia del suo amico John, quello che ha rivoluzionato la sua carriera artistica. “Li abbiamo visti, noi eravamo in motoslitta. Per un po’ li abbiamo anche inseguiti, loro avevano più paura di noi che noi di loro. Andavamo a 60 all’ora coi lupi che ci correvano di fianco, una sensazione meravigliosa. Quando poi li abbiamo lasciati andare ci siamo abbracciati e commossi”.
Al termine dell’incontro l’artista si è concesso al classico firmacopie d’ordinanza.