“Sardegna, un van, un biglietto di sola andata alla ricerca del vivere più autentico e semplice possibile”
Il lecchese tra pochi giorni ripartirà alla volta della capitale del Salvador per lavorare a un nuovo documentario
LECCO – Fra pochi giorni il regista lecchese Yuri Palma ripartirà alla volta della capitale del Salvador, un mese per lavorare al documentario su Zacamill, la favelas probabilmente con più omicidi al mondo e che sta rinascendo grazie all’arte.
Nei mesi scorsi, però, ha pubblicato un nuovo lavoro dal titolo che dice tutto: “Qualche secondo per sempre”. Yuri Palma ha lavorato su se stesso compiendo un viaggio introspettivo senza filtri che ha voluto raccontare col linguaggio che meglio conosce: “Sardegna, un van, un biglietto di sola andata alla ricerca del vivere più autentico e semplice possibile”.
Emozioni, la bellezza della natura, pensieri, ricordi e anche momenti inutili: “Il senso della vita è nell’oscillare tremolante di un filo d’erba secca in cima a una montagna. Appena risorto dalla neve che lentamente abdica ai raggi di un sole troppo vicino per resistergli, trema nel vento gelido sfoggiando il suo colore paglierino. Nulla nel suo andamento sconfitto tradisce vitalità, eppure, guardando bene, i più attenti potranno vedere alla sua base la sfumatura verde della vita. Non è dunque il piegarsi al vento che determina la crescita, e nemmeno lo scolorirsi al freddo, bensì la resilienza imperterrita delle proprie radici, oltre le quali tutto è costrutto, senza le quali non vi è l’anima”.
Un vero e proprio diario personale in cui ritrovarsi, 12 minuti di immagini e parole che fanno sognare e riflettere…

RADIO LECCOCITTÁ CONTINENTAL



































