Si trova a Mandello la chiesa dipinta nell’Ultima Cena, l’ipotesi di Massimo Mazzoleni

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Il campanile della chiesa di Mandello sullo sfondo dell'Ultima Cena

Avvocato, appassionato di Leonardo, ha pubblicato un’analisi approfondita e documentata

“Il campanile della chiesa di Santa Maria sopra Olcio e i panorami coincidono con quelli del famosissimo affresco”

LECCO – “Mi hanno sempre insegnato che tre indizi fanno una prova, perciò non può trattarsi di una semplice coincidenza. Quando ho visto il campanile della Chiesa di Santa Maria sopra Olcio, a Mandello, l’ho subito associato al campanile dipinto sullo sfondo dell’Ultima Cena di Leonardo e così ho provato a mettere assieme i pezzi”.

L’avvocato lecchese Massimo Mazzoleni non vuole essere definito studioso perché il suo mestiere è un altro, ma sicuramente è un gradissimo appassionato di Leonardo Da Vinci. Ormai da anni porta avanti delle ricerche per ripercorrere tutte le tracce che collegano il genio Toscano al nostro territorio.

“La cosa che mi fa arrabbiare è che il nostro territorio non sia capace di valorizzare questo legame, eppure ci sono tracce ben visibili, basta studiare il Codice Atlantico – racconta -. Non è un caso se Mario Cermenati (il primo a ricercare punti di contatto tra Da Vinci e il nostro territorio) è rappresentato, nel noto monumento, con la mano appoggiata a tre tomi, il primo dei quali richiama proprio Leonardo. Vuol dire che era nota l’importanza di questo legame, poi ce ne siamo dimenticati. Accanto al Manzoni, andrebbe valorizzata la figura di Leonardo, conosciuta a livello mondiale. I collegamenti sono oggettivi e li abbiamo solo noi, basterebbe così poco per creare qualcosa di molto interessante, e soprattutto unico, a livello culturale, artistico e turistico”.

Il nuovo studio di Massimo Mazzoleni, pubblicato lo scorso 15 gennaio, mette sul tavolo una ipotesi molto interessante: “Il campanile della Chiesa di Santa Maria sopra Olcio, a Mandello, è quello rappresentato sullo sfondo dell’Ultima Cena. Si tratta di una ipotesi documentata perché sappiamo per certo, dagli appunti del Codice Atlantico, che Leonardo è passato di lì, probabilmente percorrendo il sentiero che dalla Valsassina portava a Mandello. E’ passato dalla Grotta Ferrera e dalla chiesa sopra Mandello, descrivendo anche i 200 gradini che caratterizzavano e caratterizzano tutt’ora questa via di collegamento. Evidenze suffragate anche dai disegni di Leonardo che, di fatto, nel Codice Atlantico ha redatto una sorta di diario di viaggio”.

E’ molto probabile che il Santuario di Santa Maria sopra Olcio, una ex abbazia benedettina il cui nucleo più antico è costituito proprio dal campanile risalente al Medioevo, sia ritratto nell’Ultima Cena: “Negli appunti lasciati da Leonardo abbiamo evidenti elementi di concordanza; sappiamo per certo che è stato in quei luoghi e nelle sue opere ritroviamo i tratti caratteristici di quel territorio: come dicevo prima, tre indizi fanno una prova”.

Massimo Mazzoleni ha effettuato diversi sopralluoghi e rilievi fotografici: “Non c’è solo una somiglianza notevole con il campanile, ma anche con i profili dei monti riportati sullo sfondo della celebre opera d’arte. Ci sono prospettive affrescate nelle finestre dietro alla figura di Cristo che hanno una coincidenza impressionante”.

Uno studio nato in maniera casuale: “Dopo aver letto il Codice Atlantico stavo andando a visitare la Grotta Ferrera per capire se potesse essere una alternativa alle grotte di Laorca per lo sfondo della Vergine delle Rocce. Passando sotto il Santuario sono salito a visitarlo e, quando ho visto il campanile, mi ha colpito la sommità, mi è venuta subito alla mente l’Ultima Cena, così ho iniziato a fare qualche ricerca”.

Passione, dedizione e amore per un territorio meraviglioso ma con un potenziale culturale unico che, purtroppo, continua a restare inespresso…

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