Merate, in mostra “I disegni dei bambini di Terezin” per non dimenticare

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La mostra è allestita in sala civica di viale Lombardia: sarà aperta fino al 20 febbraio

A far da Ciceroni tra i disegni dei bambini di Terezin gli studenti delle scuole medie del Manzoni e del Villoresi

MERATE – In mostra a Merate, da oggi, sabato 12 febbraio, alcuni dei bellissimi disegni e delle struggenti poesie realizzate dai bambini di Terezin, conservate al museo ebraico di Praga. Si è svolta questa mattina nella sala civica di viale Lombardia l’inaugurazione della mostra “I disegni dei bambini di Terezin”, organizzata dalle scuole cittadine, dall’amministrazione comunale e da diverse associazioni meratesi nell’ambito del patto educativo sancito alcuni mesi fa.

“Quello di questa mattina è il terzo appuntamento promosso nell’ambito di questo accordo tra l’istituto comprensivo di Merate, l’istituto Villoresi, l’amministrazione comunale e le associazioni Pro Loco, Foto Libera, scuola d’arte pura e applicata, La Semina e il Comitato genitori. Il 27 gennaio, in occasione della giornata della memoria, ci siamo ritrovati per un momento commemorativo all’auditorium dell’ex Dame Inglesi, ieri sera abbiamo partecipato al bellissimo incontro con Moni Ovadia, oggi siamo qui e sabato 19 ci sarà, in Auditorium, lo scambio di buone pratiche e canti della tradizione ebraica che chiuderà il ciclo di incontri promossi nell’ambito del patto educativo” ha sottolineato l’assessore al Welfare Franca Maggioni, evidenziando l’importanza di non dimenticare le atrocità avvenute durante il regime nazista.

Alcuni studenti delle scuole medie

Daniela Mentil, vicaria dell’istituto comprensivo di Merate, ha voluto ringraziare le associazioni per il prezioso aiuto fornito nell’organizzazione della mostra mentre il professor Lorenzo Proserpio è entrato nei dettagli dei pannelli esposti: “Questa mostra è tarata sui nostri figli, che rappresentano il nostro futuro. Rappresenta un modo per spiegare quello che è successo e quello che è stato, dando le chiavi per comprendere la storia stimolando l’interesse e la curiosità e spingendo a creare un pensiero critico”.

Il professor Lorenzo Proserpio

Sono stati proprio i ragazzi delle scuole medie, sia del Manzoni che del Villoresi, ad accompagnare i presenti tra i disegni e le poesie esposte, raccontando il dolore, l’angoscia e la disperazione vissuta dai bambini rinchiusi, tra il 1942 e il 1944, a Terezin, il “ghetto dell’infanzia”, in cui vennero deportati 15mila bambini strappati ai loro genitori e sottoposti a un brutale regime di vita. Di questi, solo un centinaio erano ancora vivi al momento della liberazione da parte delle truppe sovietiche. Di questa esperienza abominevole restano 4000 disegni e 66 poesie conservate al museo ebraico di Praga e oggi in mostra, seppur in minima parte, a Merate grazie all’interessamento del professor Proserpio, trasformato poi in realtà attraverso il lavoro di diverse istituzioni e associazioni.

La mostra resterà aperta fino al 20 febbraio con i seguenti orari: da lunedì a venerdì 9 – 13; sabato e domenica 10-12, 15-17. Ingresso libero con Green Pass.