LECCO – Dal 2007 il costo dell’acqua non ha fatto che aumentare in Lombardia, anche se in misura più contenuta rispetto al resto del Paese: +39,9% di media a fronte di un incremento su scala nazionale del +43%. Ma fra 2012 e 2013 l’aumento è stato dell’8,3% rispetto al 7,4% del resto del Paese.
Questo è quanto emerge dall’inchiesta annuale condotta dall’Osservatorio Prezzi & Tariffe di Cittadinanzattiva che su Lecco dipinge un quadro che non farà per nulla piacere alle famiglie residenti in provincia: la spesa media per nucleo famigliare nel nostro territorio si attesta a 316 euro, la più cara di tutta la regione e quasi tre volte più alta di quanto pagano i milanesi (123 euro a famiglia).
Insomma, è acqua “salata” quella della provincia lecchese e la conferma arriva anche dai rincari sulle tariffe, dal 2007 al 2013, hanno raggiunto il 156,9% (la percentuale lombarda più alta, ci segue Pavia con un rialzo del 56,3%) e solo tra il 2013 e il 2013 si è assistito ad un aumento del prezzo dell’acqua pari al 13,7%.
Riguardo alla dispersione idrica la Lombardia va meglio rispetto alla media del Paese: siamo infatti al 19% di acqua dispersa nel 2012 rispetto al 33% della media nazionale, ma con l’eccezione negativa di Varese dove la dispersione si attesta al 36%. A Lecco la percentuale si attesta al 25% contro il 17% che si registrava nel 2007.

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