Api: Bonaiti lascia la presidenza a Sabadini e va in Confapi

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LECCO – Riccardo Bonaiti, dopo la chiamata a nuovi e più importanti impegni istituzionali sulla piazza romana di Confapi, ha deciso di salutare la presidenza di Api Lecco lasciando il posto al suo vice Luigi Sabadini, 49 anni, titolare delle Trafilerie di Valgreghentino, azienda di 22 dipendenti con un fatturato di circa 8milioni di euro.

“Seguire tutto è impossibile e a fronte dell’opportunità che è stata data ad Api Lecco e che mi vede coinvolto in prima persona, il passo indietro che ho compiuto mi è sembrata la cosa più logica e ovvia da fare”, ha schiettamente spiegato l’ormai ex presidente.

La chiamata è giunta direttamente dal neo presidente di Confapi Maurizio Casasco (insediatosi a luglio) il quale snocciolando i nomi dei componenti che andranno a formare la nuova Giunta ha indicato anche quello del lecchese Bonaiti, il cui incarico nazionale verrà definito nell’incontro di sabato prossimo.

Una chiamata proverbialmente giunta a fagiolo, come ha spiegato lo stesso Bonaiti: “Già da tempo in Api Lecco stavamo raccogliendo dagli imprenditori associati alcune lamentele  rivolte non ai servizi erogati dall’associazione ma derivanti da questioni di carattere politico e quindi di più ampio respiro. A fronte di questa situazione era ormai chiaro che Lecco avrebbe dovuto impegnarsi ulteriormente per riuscire a portare a casa qualche risultato in questo senso e una possibilità  poteva giungere da una rappresentanza in quel di Roma. L’occasione è arrivata proprio in questi giorni, un’opportunità che non abbiamo voluto perdere e che abbiamo deciso di sfruttare dopo un processo di confronto cominciato ben prima dell’elezione di Casasco”.

Sabadini dal canto suo ha puntualizzato: “Come Api continueremo sulla falsa riga di quello che è sempre stato fatto, perseguendo una politica di sostegno e supporto alle aziende associate. A livello nazionale riteniamo ci siano varie possibilità di fare associazionismo con ricadute positive sui nostri associati, penso alla formazione, al fondo pensionistico, al contratto di lavoro tutte tematiche che sono nelle mani della Confederazione e che vanno affrontate”.