LECCO – Notizie negative per l’economia lecchese: nel primo quadrimestre del 2014, secondo i dati elaborati dalla Cgil, se da un lato si è verificata la diminuzione della cassa integrazione ordinaria (-35,43% rispetto all’anno precedente) che è scesa complessivamente a 2,3 milioni di ore tra gennaio e aprile, preoccupa non poco l’incremento della cassa straordinaria che ha toccato i 3,6 milioni di ore (+32,06%).
Nel commercio questo ammortizzatore ha visto raddoppiare il numero di ore (tot. 515 mila ore), così come nel metalmeccanico (tot. 465 mila ore). Peggio nell’edilizia dove il dato è quadruplicato rispetto al primo quadrimestre dello scorso anno, passando dalla 63 mila alle 261 mila ore.
Cassa straordinaria in crescita anche nelle imprese lecchesi del tessile (+22 mila ore), nel chimico (+19 mila ore) ma cala di altrettante unità nel meccanico, nell’edile; anche il settore dei servizi fa registrare un decremento di circa 2 mila ore in meno.
Il “boom” della straordinaria colpisce le aziende operanti nel settore del legno, dove si è passati dalle 4 mila ore del primo quadrimestre 2013 alle 195 mila di quest’anno, e altrettanto nell’alimentari dove le ore autorizzate passano dalle 11,8 mila del periodo gennaio-aprile 2013 alle attuali 139 mila.
Cresce anche la cassa integrazione in deroga che sfiora le 600 mila ore in quest’ultimo quadrimestre (+46,59%).
“La situazione resta difficile – commenta il segretario provinciale della CGIL, Wolfango Pirelli – A fronte di una diminuzione della cassa integrazione ordinaria è evidente l’aumento della cassa straordinaria, segno della criticità del momento. Sulla cassa integrazione in deroga resta il problema del finanziamento ed inoltre, nonostante ci siano stati piccoli segnali positivi per quanto riguarda ordini, fatturato e produzione, dal punto di vista occupazionale ancora non troviamo riscontri”.

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