Edili sul piede di guerra, presidiano il Tribunale

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LECCO – Nemmeno la pioggia incessante della mattinata ha saputo fermare la protesta dei lavoratori dell’edilizia, scesi in città lunedì mattina, per protestare con un presidio nei pressi del cantiere del Tribunale di Lecco.

“Un cantiere simbolo degli appalti pubblici inconclusi – ha spiegato Giuseppe Cantone, segretario provinciale Filea Cgil Lecco – partiamo da qui per chiedere alle parti sociali e alle istituzioni un bilancio del settore delle costruzioni, drammaticamente bloccato dalla mancanza di investimenti statali e dalla perdita di fiducia dei privati negli investimenti immobiliari.

La richiesta dei sindacati è il “rinnovo contratto lavorativo provinciale – ha rivelato Cantone – perché rafforzando le regole possiamo dare una spinta per la graduale ripartenza del settore e per fare emergere nero. In accordo anche con le nostre controparti abbiamo ragionato affinché il costo contrattuale possa essere il più basso possibile, abbassando quindi i costi della contribuzione, recuperando risorse indispensabili per i lavoratori”.

E la crisi del settore ha morso ferocemente anche la provincia di Lecco, con il dimezzamento dei dipendenti regolari negli ultimi tre anni, così come rivelato dai sindacati:

“I numeri della crisi sono alti e pesanti – ha commentato Claudio Cogliati, segretario generale Filca Cisl Lecco – quanti i lavoratori che stanno subendo la difficile situazione, con imprese di grosse dimensioni come la Betonvilla, Fumagalli edilizia industrializzata passate attraverso un concordato preventivo. Gli ammortizzatori sociali sono quelli che sono, la riforma del lavoro ne cambierà il diritto. E’ necessario quindi lanciare un segnale forte”.

Tra i problemi del settore edile, l’irregolarità dei propri addetti è un fenomeno in preoccupante aumento: “In periodo di crisi, quelle che prosperano di più sono le imprese irregolari, violando qualsiasi norma dal punti di vista contrattuale e della sicurezza e i controlli languono – ha spiegato Carmelo Orlando, segretario di Feneal Uil Lecco – Pochissimi sono gli ispettori in provincia ed è impossibile per loro controllare tutte le attività. Chiediamo alle istituzioni di rilanciare le ispezioni e insieme al contratto provinciale, con regole certe e sicurezza. Dall’altro lato è necessario un allentamento del patto di stabilità, dando possibilità di investimento agli enti locali”.