Expo, i commercianti: “Tante idee ma le istituzioni accelerino”

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Claudio Somaruga

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LECCO – “Vinceremo la sfida di Expo se Lecco ne uscirà più forte, ma non dobbiamo stare in riva al lago aspettando che arrivino visitatori, dobbiamo proporci e mettere in campo tutte le nostre forze. So che gli esercenti si faranno avanti e anche noi faremo la nostra parte promuovendo iniziative tese a valorizzare il territorio e le nostre capacità”.

Inizia così il suo intervento Peppino Ciresa, presidente dei commercianti lecchesi, nell’incontro “#lecco2015 – road map verso expo”, organizzato dai giovani della Confcommercio. Un evento che ha voluto stimolare le riflessioni e dare una visione lecchese di quello che sarà l’Expo.

Francesca Colombo - Peppino Ciresa
Francesca Colombo – Peppino Ciresa

Una visione che dovrà confrontarsi con un turismo che sull’area lecchese è cambiato molto negli ultimi anni, come sottolineato dall’assessore provinciale Francesca Colombo:

“Per la prima volta abbiamo registrato una presenza maggiore di visitatori stranieri rispetto agli italiani; chi viene dall’estero pernotta di più, tra i 2 e gli 8 giorni contro i 2-6 giorni dei visitatori italiani”. In forte crescita nel lecchese, come spiegato dall’assessore, sono strutture ricettive come i Bed &Breakfast, mentre i 4 Stelle sono scelti da chi è in viaggio d’affari.

“Le ambizioni di chi ci visita – ha proseguito l’assessore – sono relax, sport, shopping, benessere e soprattutto si aspettano una gestione attenta per la tutela delle bellezze del territorio”.

Queste ultime sono per tutti il vero tesoro che Lecco punta a mettere in mostra, lago e montagne, un biglietto da visita raccolto sotto il brand del Lago di Como. “Sono quasi certa che per Expo le nostre strutture ricettive si riempiranno – ha commentato Colombo – ma la vera sfida è fare in modo sia così anche dopo l’evento. Dobbiamo farci conoscere a destinatari internazionali, ai Paesi del Nord Europa, a cinesi e russi che già visitano l’Italia e attrarli da noi”.

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I progetti su cui sta lavorando la Provincia riguardano pacchetti turistici, Villa Monastero messa a disposizione degli operatori commerciali per iniziative ed eventi, e la valorizzazione delle Falesie con un progetto lanciato dall’assessore regionale Antonio Rossi.

“E’ importante che alcune iniziative siano partite ma mi auguro non siano le uniche tre – ha sottolineato il presidente dei giovani di Confcommercio, Claudio Somarugaad un anno dall’evento credo siamo sicuramente ancora in tempo per realizzare progetti ma dobbiamo accelerare il passo, con il confronto tra istituzioni e operatori del settore”.

Claudio Somaruga
Claudio Somaruga

Un invito alla cooperazione arriva anche dal direttore dei Commercianti, Alberto Riva, che ha chiesto più sinergia nei rapporti tra commercianti, Provincia e Comune. Riva ha poi fatto sapere del buon riscontro dopo 4 settimane di apertura dello sportello dedicato dall’associazione ad Expo:

“Oltre alle informazioni al cittadino, diamo assistenza alle imprese per la partecipazione al catalogo fornitori – ha spiegato Riva – in questa fase si parla perlopiù di appalti destinati ad imprese artigiane ma da settembre toccherà alle nostre imprese, arredatori, fioristi, pubblicità e marketing per esempio. L’aiuto alle imprese comprende anche la partecipazione al club di prodotto del portale Explora Tourism e per partecipare alla piattaforma digitale E015, così da dare maggiore visibilità ai nostri operatori”.

Sempre dalla Confcommercio giunge l’ideazione di pacchetti turistici che riguarderanno alto e basso lago, sentiero del viandante, montagna e Brianza: “Vorremmo realizzare un portale turistico dove il visitatore possa acquistare questi pacchetti, personalizzandoli in base alla proprie esigenze – ha proseguito Riva – Un portale da affidare alle agenzie turistiche che aderiranno”.

La visione, secondo Fabio Dadati, ex assessore provinciale e consigliere di Federalberghi, deve essere quella di concepire il  territorio lecchese come un prolungamento dell’area milanese: “Serve però un operatore realmente competente – ha spiegato Dadati – da scegliere con un bando apposito e che si occupi di promuovere il territorio”.

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