L’allarme Coronavirus colpisce i pubblici esercizi, serranda giù dalle 18
Caterisano (FIPE): “La nostra preoccupazione è per i lavoratori del settore e per gli effetti che temiamo non si esauriranno a breve”
LECCO – Scatterà da oggi il ‘coprifuoco’ dei locali pubblici che anche a Lecco, così come previsto dall’ordinanza della Regione, dovranno chiudere dalle 18 del pomeriggio fino alle 6 della mattina.
La misura interessa bar, pub e discoteche. Resteranno aperti, invece, ristoranti e supermercati. Per i negozi presenti all’interno dei centri commerciali e dei mercati è disposta la chiusura nelle giornate di sabato e domenica, con eccezione dei punti di vendita di generi alimentari.
“Crediamo ci sia della confusione e stiamo cercando di verificare il perché di questa distinzione – spiega Marco Caterisano, titolare di un locale del centro e presidente della Fipe di Lecco (la federazione dei pubblici esercizi di Confcommercio) – se esiste il rischio allora la misura dovrebbe essere estesa a tutela di tutti gli operatori del settore e dei dipendenti. Abbiamo interessato la nostra associazione a livello nazionale affinché ci siano delle indicazioni in merito”.
La situazione preoccupa e non poco: “Il nostro è un lavoro di contatto con il pubblico quindi siamo sicuramente preoccupati per noi e anche per i nostri lavoratori. La chiusura oraria appare più un palliativo che una soluzione vera”.
Ma i timori sono anche per le conseguenze sulle attività economiche e sull’incognita di quanto dureranno. “E’ prevedibile un forte calo dei consumi. Confcommercio si sta muovendo con le istituzioni per avere assicurazioni rispetto a forme di aiuto alle imprese del settore, dal punto di vista fiscale o di ammortizzatori sociali”.