Sabato da Lecco partiranno in duecento per la manifestazione della Cgil a Roma
“La crisi oggi è tutto su lavoratori e pensionati. Più lotta all’evasione, tassazione capitali e più servizi. La Flat tax non va nella giusta direzione”
LECCO – La Cgil torna in piazza e sabato ci sarà anche una rappresentanza lecchese alla manifestazione organizzata a Roma dal sindacato. Circa duecento i delegati e gli iscritti che da Lecco partiranno alla volta della Capitale, con pullman e treno, ma ci sono ulteriori posti liberi per chi volesse partecipare, fanno sapere dalla Camera del Lavoro.
“Manifestiamo perché oggi servono risposte urgenti per lavoratori e pensionati, la situazione delle famiglie è peggiorata e ci sono alcuni temi da affrontare immediatamente – spiega Diego Riva, segretario provinciale della Cgil di Lecco – lo diciamo ora, prima del confronto sulla Legge di Bilancio, e non dopo, perché si possa intervenire per tempo”.
I decreti finora promossi dall’esecutivo in carica, in attesa del nuovo governo, non hanno soddisfatto il sindacato: “Non sono sufficienti ad affrontare i problemi, la politica sembra scollegata dal mondo del lavoro. Le persone oggi fanno fatica ad arrivare a metà del mese e si rischia di avere bollette più alte degli stipendi”.
Flat tax significa tagli a sanità e scuola
Per la Cgil “bisogna investire nel welfare pubblico. Non è possibile la strada della Flat tax, non segue il principio di progressività sancito dalla Costituzione e non basterebbe a sostenere il sistema dei servizi. Significherebbe tagliare sanità e scuola pubblica, in un momento in cui già oggi ci sono grosse difficoltà per visite e prestazioni. Il diritto a curarsi non può essere messo in discussione – aggiunge Riva – Bisogna investire in formazione e ricerca, perché la scuola deve essere in grado di rispondere ai bisogni dei prossimi anni, in un mondo del lavoro che sta cambiando”.
“ Non possiamo permetterci di mettere in discussione il sistema pubblico, serve invece una riforma fiscale vera – rimarca il segretario lecchese – e una vera lotta all’evasione per recuperare quei 100 miliardi che sarebbero utilissimi in questo momento. Non ci si deve vergognare nel chiedere che vengano tassati gli extra profitti al 100%, perché oggi la crisi è tutta sui lavoratori e pensionati che pagano già quella che possiamo definire una patrimoniale orizzontale. L’inflazione è a due cifre e quella reale, effettivamente subita della famiglie, raggiunge il 15%. E’ necessario che sia recuperato il potere di acquisto delle famiglie con automatismi”.
Ripristinare il blocco dei licenziamenti
L’autunno e i mesi a venire preoccupano la Cgil, soprattutto per quello che potrà accadere nel mondo delle aziende, sotto pressione per i costi delle materie prime e per i gravissimi rincari sull’energia:
“Se la situazione peggiorasse per le imprese – sottolinea Riva – bisognerà rafforzare gli ammortizzatori sociali fino a valutare la possibilità di ripristinare il blocco dei licenziamenti così come è stato durante l’emergenza sanitaria, in modo da fermare l’emorragia di posti di lavoro”.
La Cgil chiede anche di intervenire sulle politiche per le persone non autosufficienti, sempre di più con l’aumentare della popolazione anziana nel Paese.
Un anno dall’assalto alla Cgil
La manifestazione in Piazza del Popolo a Roma arriva alla vigilia dell’anniversario dell’assalto alla sede nazionale della Cgil guidato da gruppi di estrema destra.
“Il 9 ottobre – fa sapere Riva – esporremo uno striscione all’esterno della sede di Lecco, per ricordare quell’evento e per dire che saremo sempre a difendere quello che altri, con fatica, hanno costruito, ovvero il dettato costituzionale”.