Poche le assenze sul lavoro in questo primo giorno di applicazione del Green Pass
Nelle fabbriche nessuna ripercussione alle attività produttive
LECCO – Nel primo giorno di Green Pass sui luoghi di lavoro, il “test” sembra per oggi superato: nelle fabbriche e nelle attività lecchesi la situazione è sotto controllo, molto limitate sarebbero le assenze tra il personale e non si rilevano in provincia evidenti criticità.
E’ così alla Fiocchi Munizioni, una delle più grandi aziende del capoluogo per numero di addetti: “Devo dire che i primi riscontri sono confortanti – spiega Stefano Fiocchi, presidente della Fiocchi Munizioni – sul primo turno solo quattro o cinque addetti su oltre duecento dipendenti dello stesso turno non si sono presentati. Temevamo potesse andare peggio, vedremo i prossimi turni e nei prossimi giorni”.
“Purtroppo – aggiunge Fiocchi – non è possibile, per questioni di privacy, sapere preventivamente chi è sprovvisto di Green pass e la scadenza dei certificati. Lasciatemi dire che questa è una sciocchezza perché come azienda abbiamo già i dati dei nostri dipendenti necessari per la sorveglianza sanitaria, è solo una complicazione inutile. Per i controlli, invece, abbiamo incaricato due addetti alla vigilanza che verificano le certificazioni all’ingresso con l’app”.
Tutto regolare anche alla Technoprobe di Cernusco, azienda ‘simbolo’ della campagna vaccinale avendo ospitato in questi mesi, in uno dei suoi spazi, il centro di vaccinazioni contro il Covid di riferimento per l’area meratese: dall’azienda fanno sapere che nel turno della mattina risultano pochissime defezioni e alcune già segnalate spontaneamente nei giorni scorsi dai diretti interessati.
“In OMET, O-PAC e nelle nostre divisioni questa mattina non c’è stato alcun problema relativo al Green Pass. Stiamo lavorando normalmente e a pieno regime – sottolinea il presidente Antonio Bartesaghi – Penso che la maggior parte delle persone si renda conto che in questo momento è necessario ripartire, con un grande senso di responsabilità, e prima debelliamo il Covid prima ci riusciremo, con i vaccini o con i tamponi”.
“Le polemiche sulla discriminazione e il diritto al lavoro avanzate da chi sta scioperando vedono solo un aspetto del problema, nelle scelte di governo è necessario trovare un equilibrio tra costi e benefici. La pandemia ha generato un danno immenso alle casse dello Stato, che già non erano in salute, e i fondi del Next Generation Eu in gran parte andranno restituiti: l’unico modo per far funzionare l’Italia, e garantire il lavoro a tutti, è farla lavorare con continuità. E’ questo il dovere di noi tutti”
Assenze limitate a pochi addetti anche nelle altre realtà industriali del territorio lecchese secondo quanto monitorato dai sindacati.
Il sindacato: “Dove ci siamo, trovate delle soluzioni”
“Dove siamo presenti si è lavorato preventivamente – dice Maurizio Oreggia, segretario provinciale della Fiom Cgil – non abbiamo aspettato questa data per muoverci, ci siamo organizzati insieme alle imprese per cercare delle soluzioni, in alcuni casi anche tramite convenzioni con le farmacie per effettuare i tamponi, in altri si è concordato l’utilizzo di ferie o il ricorso allo smart working dove possibile. Già a fine luglio, con l’introduzione del green pass nelle mense, si è lavorato per cercare soluzioni dignitose per tutti i lavoratori”.
“Va rimarcato che i luoghi di lavoro rispecchiano il trend della campagna vaccinale e Lecco siamo una delle province con più vaccinati, anche nelle fabbriche è limitato il numero di persone che ha deciso di non vaccinarsi. Al momento non ci risultano problematiche nelle aziende, non escludo che qualche situazione diversa possa succedere in qualche realtà più piccola. E’ vero che le aziende con meno di 15 dipendenti possono provvedere alla sostituzione del personale assente ma non è così semplice, parliamo di professionalità e competenze”.
Trasporti e rifiuti, nessun problema
I disagi temuti per il settore dei trasporti in mattinata non si sono verificati: la circolazione dei treni sulle linee lecchesi non ha subito ripercussioni.
Per quanto riguarda i servizi pubblici, da Silea (azienda del settore dei rifiuti con cento dipendenti) ci fanno sapere che non si riscontrano assenze tra i lavoratori e anche dalle imprese subappaltatrici incaricate della raccolta di rifiuti sul territorio non sono state segnalate problematiche.
Regolare anche il commercio
C’è tranquillità anche nel settore del commercio come ci confermavano nella giornata di ieri, alla vigilia dell’obbligo, alcune attività del territorio:
“Siamo sereni e convinti che non ci saranno particolari problemi. Ci siamo preparati a questo appuntamento e siamo pronti”. A parlare è Barbara Molteni, responsabile del personale della Krino, azienda specializzata nel commercio di utensili da taglio con sede a Monticello Brianza, che conta un centinaio di dipendenti.
“Abbiamo partecipato a convegni e seminari in merito all’introduzione dell’obbligo del green pass sul luogo di lavoro e ci siamo confrontati anche con avvocati e consulenti per sciogliere i dubbi e sapere come comportarci con il personale e anche con i clienti e i fornitori che arrivano dall’esterno”. L’azienda ha individuato due referenti che si occuperanno della questione, dotandosi dell’App ad hoc per la verifica della validità del certificato verde.
Umore analogo si respira anche a Valmadrera, all’interno della ditta È Luce, dove lavorano, insieme ai tre titolari, dodici dipendenti. “Siamo pronti e preparati e questo ci permette di affrontare questa vicenda con serenità – spiega Gaia Ronchetti a nome dell’azienda -. Fondamentale è stato il supporto fornitoci da Confcommercio, al nostro fianco nel continuo aggiornamento della normativa e dei risvolti burocratici connessi. Abbiamo individuato quattro referenti e siamo pronti a passare al piano operativo. Anche con i clienti abbiamo notato in questi mesi grande attenzione al rispetto delle procedure anti contagio e siamo sicuri di poter contare sulla loro collaborazione anche in futuro”.
Una situazione confermata, nel primo giorno di Green Pass, anche dalla Gerfa srl di Nibionno, titolari del punto vendita Sigma e delle attività di bar e ristorazione annesse al centro commerciale: “Contiamo circa una settantina di dipendenti e sono tutti muniti di certificazione – ci dice Raffaella Ratti, referente della società – nei giorni scorsi avevamo già chiesto preventivamente ai lavoratori se fossero in possesso del Green Pass e abbiamo rilevato un’adesione pressoché totale. Oggi quindi tutto si è svolto regolarmente”.