In provincia di Lecco sono state finanziate cinque proposte
“Il finanziamento è destinato a sostenere attività di divulgazione scientifica, programmi di formazione e iniziative di partecipazione cittadina”
LECCO – Il progetto “Interreg”, elaborato dal Comune di Lecco (capofila italiano) e dalla Regione Moesa (capofila svizzero), in collaborazione con il Politecnico di Milano, Legambiente Lecco e la Fondazione Politecnico di Milano, è stato ammesso a finanziamento al 100% nell’ambito del programma di cooperazione Interreg Italia-Svizzera.
L’iniziativa, che rientra nell’obiettivo strategico di promuovere l’adattamento ai cambiamenti climatici, la prevenzione dei rischi di catastrofi e il rafforzamento della resilienza (linea 2.4), mira a migliorare la capacità di risposta e adattamento delle comunità locali ai fenomeni climatici estremi.
Il progetto “PreMonHytIon: Preventing and Monitoring Hydrogeological Instability”, nell’ambito della cooperazione transfrontaliera, ha l’obiettivo di migliorare il sistema di prevenzione, monitoraggio e allerta dei rischi legati al dissesto idrogeologico e di ottimizzare la gestione delle emergenze. Il progetto punta a rafforzare la resilienza delle comunità attraverso strategie complementari, favorendo lo scambio di dati, la condivisione di metodologie e l’adozione di tecnologie digitali e piccole infrastrutture innovative, come gli argini intelligenti.
Inoltre, intende aumentare la consapevolezza riguardo alle cause e alle conseguenze dei cambiamenti climatici, promuovendo azioni di messa in sicurezza dei versanti montani e migliorando il sistema di prevenzione e gestione dei rischi sui fiumi. Tra le azioni previste ci sono interventi di manutenzione straordinaria, l’implementazione di nuovi sistemi di allerta, lo sviluppo delle competenze del personale dedicato e il rafforzamento della cooperazione transfrontaliera in questo ambito.
“Il finanziamento ottenuto grazie al progetto PreMonHytIon – sottolinea l’assessore all’Ambiente del Comune di Lecco, Renata Zuffi – ci consentirà di realizzare interventi di prevenzione cruciali e di investire in attività di divulgazione scientifica, formazione e progetti di partecipazione cittadina, in linea con l’accordo sottoscritto a gennaio 2024 (Contratto di fiume del reticolo minore lecchese) e con i suoi piani d’azione”.
Inoltre, specifica: “In particolare, lungo il tratto del fiume Caldone nei pressi della chiesetta di Sant’Egidio, oltre alla rimozione dei materiali presenti nella vasca e alla pulizia dell’alveo e della rampa di accesso, provvederemo al rifacimento dell’argine e del ponte, e allestiremo un’oasi didattica per sensibilizzare la comunità sulla tutela ambientale”.
A Lecco, le risorse ottenute dal progetto permetteranno di finanziare importanti interventi di riqualificazione di un tratto del torrente Caldone, di avviare una sperimentazione di argini intelligenti e di potenziare i sistemi di monitoraggio, allerta e prevenzione legati al dissesto idrogeologico. Inoltre, saranno attivate azioni di sensibilizzazione e promozione, coordinate nell’ambito del Contratto di Fiume e del Festival della Sostenibilità, nonché laboratori educativi con scuole e università nell’oasi didattica che sarà realizzata nei pressi della chiesetta di Sant’Egidio.
“La Regione Moesa – rimarca il presidente Gianpiero Raveglia – duramente colpita dal maltempo dello scorso 21 giugno 2024, apprende con grandi soddisfazione e aspettative l’ammissione del progetto al programma Interreg. Il ruolo pilota svolto della Regione nella gestione dell’evento, attraverso un’entità sinora non prevista dalla legislazione cantonale (Stato maggiore di condotta regionale), rappresenta un valido esempio di coesione ed efficienza nella gestione di situazioni particolari e straordinarie e con questo progetto transfrontaliero intendiamo rafforzare ulteriormente la resilienza dei territori alpini nella prevenzione e nella gestione dei rischi e delle situazioni di emergenza”.
Così commenta Manuela Grecchi, prorettrice delegata del Polo territoriale di Lecco del Politecnico di Milano: “Siamo entusiasti di poter contribuire al progetto PreMonHytIon come partner scientifico. Questa è un’opportunità strategica per il nostro territorio, che ci permetterà di affrontare in modo innovativo le sfide legate al rischio e al dissesto idrogeologico, temi fondamentali per le attività del Polo. La collaborazione transfrontaliera sarà un’occasione per condividere esperienze, integrare approcci e metodologie, e massimizzare i benefici per l’intera area di interesse”.
“Il progetto PreMonHytIon rappresenta per il Politecnico di Milano un’importante opportunità di trasferire e applicare concretamente i recenti risultati della ricerca nel campo delle opere di difesa ‘intelligenti’ (come gli argini sensorizzati)” commenta Francesco Calvetti, coordinatore del corso di studi in Ingegneria civile per la mitigazione del rischio.
Francesco Calvetti sottolinea: “Le conoscenze e gli strumenti sviluppati dal Politecnico saranno integrati direttamente nelle opere da realizzare. Non solo contribuiranno alla prevenzione e al monitoraggio del rischio idrogeologico, ma forniranno anche un valore aggiunto in termini di sensibilizzazione, offrendo informazioni destinate a educare la comunità sui rischi legati ai cambiamenti climatici e sulle sue conseguenze”.
Sono cinque i progetti finanziati per la provincia di Lecco, che affrontano temi di grande rilevanza, per i quali sono stati destinati 5 milioni di euro sul versante italiano. Le proposte riguardano principalmente i seguenti obiettivi specifici: sviluppo e potenziamento delle capacità di ricerca e innovazione, con l’introduzione di tecnologie avanzate; adattamento ai cambiamenti climatici, prevenzione dei rischi di catastrofi e aumento della resilienza; riduzione dell’inquinamento e protezione della natura e della biodiversità.
Inoltre, le proposte riguardano anche l’integrazione delle reti di trasporto e potenziamento della mobilità intermodale e sostenibile; parità di accesso all’assistenza sanitaria, con un focus sul passaggio dall’assistenza istituzionale a quella familiare e territoriale; valorizzazione del ruolo della cultura e del turismo sostenibile; e miglioramento dell’efficienza della pubblica amministrazione, attraverso la cooperazione per rimuovere gli ostacoli giuridici e altre barriere nelle regioni di confine.
I progetti finanziati per la provincia di Lecco si concentrano su azioni specifiche, tra cui: la formazione sulle transizioni digitale e green per le imprese del manifatturiero avanzato e della meccatronica; l’adozione di tecnologie innovative per prevenire il dissesto idrogeologico e migliorare i sistemi di allerta per la popolazione; la trasformazione delle realtà museali in spazi di cura e inclusione sociale; l’offerta di dialisi personalizzata, erogata in centri territoriali e al domicilio, per i pazienti che vivono in aree di confine; e il supporto ai policy maker in Lombardia e Canton Ticino nel monitorare e redistribuire i flussi turistici, al fine di mitigare l’impatto negativo del turismo di massa e dei grandi eventi sulle comunità locali.
Dei cinque progetti finanziati, tre sono stati presentati in partenariato con beneficiari del Cantone Ticino, uno con il Cantone dei Grigioni e uno con i Cantoni Vallese, Grigioni e Ticino.
“I progetti approvati per la provincia di Lecco rappresentano un’importante opportunità di sviluppo, mirata a rispondere ai bisogni del territorio e a generare un significativo cambiamento nell’area, sia in termini di crescita della competitività che di rafforzamento della coesione economica e sociale. Solo attraverso lo sviluppo di sinergie tra gli attori delle due sponde della frontiera sarà possibile affrontare le sfide della zona transfrontaliera, in un’ottica comune di collaborazione. Mi auguro che in molti possano cogliere questa opportunità per presentare nuovi progetti, con la riapertura dell’Avviso nel 2025″ conclude Mauro Piazza, Sottosegretario alla Presidenza di Regione Lombardia.