Amazon, oggi i corrieri incrociano le braccia
Presidi di protesta davanti ai magazzini nel milanese e nel varesotto
MILANO – Se attendevate un pacco da Amazon oggi, mercoledì, potrebbe non arrivare: è in corso infatti uno sciopero di 48 ore in Lombardia che riguarda i corrieri di cui usufruisce il noto portale di acquisti web.
In una nota, i sindacati Filt Cgil,Fit Cisl e Uil Trasporti chiedono per i lavoratori “buste paga uguali per tutti e in regola, la chiusura di tutto il pregresso riconoscendo ai lavoratori i soldi persi, stabilizzazioni come da accordi con precedenza ai più anziani, abbassamento dei carichi di lavoro, riconoscimento dei dati prodotti dai drivers e monitoraggio sull’utilizzo, niente controllo dai clienti, franchigie uguali per tutti, chiarezza sull’intestazione dei mezzi e stop alle multe prese per lavoro”.
In mattinata si stanno svolgendo alcuni presidi davanti ai magazzini di Buccinasco, Burago, e Origgio. “Vogliamo certezze- spiegano – un aumento del salario e riconoscimento della fatica, con il premio di risultato annuale. Le aziende e le loro rappresentanze non hanno dato risposte sui temi portati”.
La risposta di Amazon
Attraverso un ufficio stampa, Amazon risponde alle proteste dei lavoratori con una nota:
“I fornitori di servizi di consegna sono innanzitutto nostri partner, e noi lavoriamo insieme a loro per definire degli obiettivi realistici che non mettano sotto pressione loro e i loro dipendenti. Per questo motivo utilizziamo una tecnologia di definizione delle rotte che prende in considerazione molteplici aspetti per determinare la quantità di pacchi che un autista può consegnare in sicurezza durante il suo turno di lavoro.
Richiediamo inoltre ai nostri fornitori di garantire che gli autisti ricevano compensi adeguati, siano trattati con rispetto, si attengano a tutte le normative vigenti e al codice della strada. Amazon conduce frequenti audit di conformità dei propri fornitori ed effettua verifiche su qualsiasi segnalazione di possibili infrazioni.
Stabilizzazione dei contratti
Durante l’anno la gran parte degli autisti ha contratti a tempo indeterminato. Dati i volumi variabili della nostra attività, come ad esempio durante il periodo Natalizio, i nostri partner ricorrono anche ad autisti con contratti in somministrazione per sopperire ai picchi di lavoro.
Riconoscimento dei dati prodotti dagli autisti e monitoraggio su utilizzo
Gli strumenti utilizzati dagli autisti dei nostri fornitori di consegna sono essenziali allo svolgimento del servizio e le analisi dei dati sono esclusivamente finalizzate al miglioramento del medesimo servizio.
Franchigie uguali per tutti
L’accordo in essere in Lombardia prevede un massimo di 250 euro addebitabile per danno. Le aziende fornitrici si devono attenere a quanto previsto dagli accordi in essere e in caso di non conformità Amazon richiede azioni correttive.
Chiarezza su intestazione dei mezzi
Le aziende nostre fornitrici assegnano i mezzi su base giornaliera e tengono traccia degli stessi attraverso appositi registri consultabili dagli autisti.
Stop alle multe prese per lavoro
Il pagamento delle multe non è incluso nell’accordo siglato da Amazon con i suoi fornitori di servizi di consegna, ma il contratto nazionale Trasporti e Logistica definisce con chiarezza le regole a questo proposito.
Stop all’inserimento di nuove aziende
L’inserimento di nuove aziende è dovuto alle previsioni di crescita di Amazon con la conseguente necessità di introdurre nuovi fornitori.
Utilizzo di cooperative
Nessuno dei nostri fornitori dei servizi di consegna utilizza cooperative. Tutti gli autisti sono inquadrati al livello previsto per il personale viaggiante (livello G1) del contratto nazionale trasporti e logistica”.