Mostra & crisi. Riva:
“Il futuro è artigiano, dobbiamo tenere duro”

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ERBA – Si apre in uno dei momenti più difficili per gli operatori economici , uno degli appuntamenti più importanti per gli artigiani lecchesi e comaschi: la Mostra Mercato Artigianato 2012 (Mo.M.a.), alla Lario Fiere di Erba da sabato 27 ottobre a domenica 4 novembre.

Quale opportunità rappresenta l’evento in questo particolare contesto?

“In un momento come questo l’impresa artigiana ha bisogno anche di mettersi in mostra e la Fiera è una vetrina classica per il nostro artigianato, con più di quarant’anni di storia alle spalle –spiega il presidente di Confartigianato Lecco, Daniele Riva – Certo è che nell’attuale situazione di crisi, lo sforzo dell’imprese è più forte rispetto alle scorse edizioni della Mostra. Quindi un plauso maggiore va alle imprese che sono rappresentate all’ appuntamento odierno”.

Quali sono le problematiche che più affliggono il mondo dell’artigianato lecchese?

“Fin troppe – ammette Riva – riassumendo: la burocrazia, il peso del fisco e i rapporti con le banche, questi ultimi ancora oggi difficili; capisco che anche banche abbiano difficoltà nel reperire denaro e quindi ad impiegarlo, però ci sono aspetti che andrebbero rivisti e magari ricontrattati”.

Prospettive future?

“Ci sono indizi abbastanza contrastanti: nello stesso mercato troviamo aziende che lavorano bene e parecchio, altre invece ferme. Qualche segnale c’è – spiega il presidente – se teniamo duro come sappiamo fare noi artigiani, investendo in processi interni, riusciremo ad uscirne più forte di prima. Mi rendo conto che tante aziende stanno lottando con i denti per stare a galla, ma sono convito che il futuro sia per le imprese artigiane”.

Quali sono i settori che sembrano risentire meno della crisi?

“Quelli legati alle nuove tecnologie e quindi all’innovazione, ed anche il settore della manutenzione e riparazione, anche se quest’ultimo caso si dimostra sinonimo della mancanza di investimenti su nuovi macchinari o impianti. I settori tipici legati all’edilizia ed alla metalmeccanica, molto forti nel lecchese, stanno ancora soffrendo”.

“La nostra ostinazione ci permette di tenere duro – conclude Riva – certa è la necessità di modernizzare le nostre imprese mettendo in atto azioni prima considerate marginali, con particolare attenzione alla gestione economico finanziaria, che se in passato finiva nel calderone della produzione considerata marginale, oggi è invece straordinariamente importante”.