LECCO – Si è aperto venerdì mattina il 10° Congresso della UIL lecchese, chiamato ad eleggere i nuovi vertici del sindacato in concomitanza con la conclusione del mandato di Giuseppe Pellegrino, segretario uscente e alla guida dell’organizzazione dal 2012, dopo le dimissioni di Giacomo Arrigoni.
“Il testimone che mi è stato passato – ha sottolineato Pellegrino – non era certo dei più semplici. Solo con il lavoro di squadra e con il coinvolgimento delle categorie nella vita della camera sindacale si poteva affrontare questa sfida. Così è stato; abbiamo improntato il nostro operare sulla condivisione degli obiettivi, fin dall’inizio, con estrema chiarezza anche nelle difficoltà”.
Anni per nulla semplici, come lo stesso Pellegrino aveva dichiarato in un’intervista pubblicata giovedì dal nostro quotidiano (vedi link), soprattutto a causa della pesante crisi economica che ha investito anche il territorio lecchese.
“Al nostro ultimo congresso del 2009 sottolineavamo l’importanza del mantenimento di tutti i rapporti di lavoro in essere anche attraverso l’estensione degli ammortizzatori sociali all’intera galassia delle aziende. Purtroppo non è stato sufficiente – ha spiegato il segretario UIL – le dimensioni e la profondità della crisi hanno stravolto tutte le previsioni e anche la nostra Provincia ha pagato un prezzo molto alto, con notevoli ripercussioni sullo stato sociale, divaricandone le disuguaglianze”.
Disagi sociali che, per la segretaria Marilisa Rotasperti, sono “tra le sfide che il nostro tempo ci porta. Stiamo vivendo importanti cambiamenti sociologici, tra i quali quello dell’invecchiamento della popolazione con tutto ciò che questo fenomeno comporta nel nostro Paese”.
Anche per Rotasperti termina il mandato nella segreteria UIL, quattro anni di cui la metà affianco all’ex segretario Arrigoni e poi a Pellegrino, in una camera sindacale che vuole divenire “un sindacato a rete” che coinvolga dirigente e militanti: “L’obiettivo è definire meglio ciò che significa essere un sindacato in rete, per far fronte alle sfide che si stanno ponendo alla nostra attenzione e per essere all’altezza di quanto ci è richiesto”.

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