RUBRICA – Eccola arrivata! Inevitabile come la campanella del primo giorno di scuola: la paura per il peso della cartella.
Dopo un’attenta indagine tra i miei contatti Facebook ho potuto stilare una una classifica delle condotte ritenute maggiormente a “rischio salute” per i nostri piccoli.
Segnale verde (a rischio pressochè zero) per comportamenti come “andare in bici senza casco” o “viaggiare in auto senza cintura e seggiolino” (“ma che vuoi che succeda … ai nostri tempi non c’erano tutte queste regole e siamo cresciuti lo stesso”).
Allarme rosso (a rischio pressochè certo) per comportamenti come:
– Uscire dalla piscina con i capelli bagnati, causa certa di forti attacchi di cervicale.
– Fare il bagno senza avere aspettato 3 ore dopo il pranzo, causa certa di malori che nei casi più gravi potrebbero portare alla morte per annegamento;
– Portare una cartella troppo pesante, causa pressoché certa di patologie della colonna vertebrale quali scoliosi, lombalgia, ipercifosi etc...
Lascio a qualcun altro il compito di dare voce ai bambini sopravvissuti al bagno dopo il pranzo ed alla doccia senza il phon, mentre io cercherò di sfatare la leggenda della correlazione fra peso della cartella e problemi alla colonna.
Da alcuni anni l’inizio della scuola coincide con l’apertura del processo contro gli zaini troppo pesanti, principali imputati dell incremento del mal di schiena fra i giovanissimi.
Il terrorismo piscologico generato da riviste, trasmissioni e social network pieni zeppi di consigli di professionisti o presunti tali ha trasformato gli ingressi delle scuole in banconi check di Malpensa. Tanti piccoli puffi trolley muniti!
Dove e’ finito lo studente zaino in spalla? Ma soprattutto la cartella pesante fa male? Pare proprio di no!
E’ vero che uno zaino pesante incide nella postura del bambino: cambiamenti nella frequenza e nella lunghezza del passo, aumento della frequenza del respiro, flessione laterale della colonna se la cartella eè portata in modo asimmetrico.
Non esiste però nessuna relazione tra questi cambiamenti e la comparsa di dolore.
Nella casistica medica fra i “danni da cartella” troviamo : traumi alle estremità per caduta della cartella sulle mani o sui piedi, piccole lesioni causate da penne o oggetti taglienti che sporgono dalla stoffa e, nei casi più gravi, distorsioni o fratture da inciampo (nella cartella).
Non risultano casi di patologie della colonna vertebrale riconducibili al peso della cartella. (Fanno eccezione i lanci di zaino contro la schiena in occasione delle liti fra coetanei).
I programmi educativi che pretendono di insegnare come portare la cartella e come sollevarla hanno risultati sorprendenti. In realtà ne hanno uno solo: aumentano la percentuale di bambini con il mal di schiena!
La paura del dolore è spesso essa stessa la causa del dolore!
Eviitate dunque di incutere la paura del movimento nei bambini o di sensibilizzarli troppo sui segnali innocui che il loro corpo lancia.
Sappiamo che esiste una relazione sicura tra mal di schiena e la poca attività fisica, il sovrappeso e gli elevati livello di stress.
Quindi meno ore con tablet e cellulari in mano, più vita all’aria aperta e un po’ di sollevamento pesi (o zaini) non farà di certo male!
Dott. Renzo Alessandro Raimondi
Fisioterapista, Osteopata, Master in Riabilitazione Dei Disordini Muscoloscheletrici
Riceve presso poliambulatorio Pentavis in via Carlo Cattaneo 69, Lecco, (www.Pentavis.it /Tel 0341287555)
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