Acquate: con le nuove lavagne la scuola si fa “multimediale”

LECCO – Cambia volto la didattica alla primaria di Acquate e si fa multimediale: sabato mattina sono state infatti inaugurate le nuove lavagne elettroniche L.I.M. nelle otto aule della primaria “Cesare Battisti” insieme ad un laboratorio d’informatica nuovo di zecca.

Dotate di processore, superficie interattiva e proiettore, le nuove lavagne si mostrano come un gigantesco monitor completamente touch screen, funzionano come qualsiasi personal computer e attraverso il sistema Windows permettono di visualizzare testi, filmati, musica e accedere ad internet.

“E’ una grande soddisfazione come dirigente inaugurare la prima ed unica scuola elementare cittadina che ha saputo innovarsi sulla base della valorizzazione di una storia che si è sempre basata sul valore della sperimentazione e della ricerca didattica e che l’ha portata a raggiungere l’obbiettivo di realizzare una scuola multimediale” ha sottolineato il preside Renato Cazzaniga.

Il costo di ogni lavagna si aggira intorno alle 1.700 euro e l’acquisto è stato possibile anche grazie all’aiuto dell’associazione “Scuola amica”, all’impegno dei genitori che hanno imbiancato l’aula del nuovo laboratorio e all’azienda Thule di Molteno che ha fornito i computer.

Una doppia festa alla primaria di Acquate perché sempre sabato mattina si è inaugurata anche la “Siepe della Pace”: la composizione delle manine degli studenti che nel 1997 sono state impresse sul muro esterno della scuola sotto l’attenzione dell’artista Sandro Mapelli, restaurata nella primavera scorsa per evitarne il degrado.

“Un’opera di arredo urbano di grande valore” come l’ha definita l’assessore e critico d’arte Michele Tavola, presente ai festeggiamenti insieme al sindaco Virginio Brivio e alla consigliera comunale Irene Riva:

“Questo muro non soltanto ci appartiene ma siamo noi – ha commentato la consigliera – Tutte le volte che passavo di qui e lo vedevo massacrato avevo una stretta al cuore. Quelle manine rappresentano le persone che cerca l’originario significato della vita ma anche la socialità e la pace. Un muro che ci spinge all’etica e al bene comune”.