Il laboratorio ha 50 anni, quasi 2 mila i capi cuciti
Qui si affittano abiti per il Carnevale, per il teatro e tanti altri eventi
LECCO – “Siamo tutte pensionate e coscritte, il nostro anno è il 1948. Ci divertiamo, anche se ogni tanto qualche grattacapo c’è… ma è il nostro passatempo e ne siamo felici”. Loredana, Bruna, Maria e Luigia sono le sarte del laboratorio che realizza abiti per il Carnevale – ma non solo – situato in via Nino Castelli, a San Giovanni, in uno dei locali della parrocchia.
Le quattro volontarie, insieme alla direttrice Maria Rosa, da 10 anni portano avanti la storica attività che affitta abiti per i travestimenti a grandi e piccoli: “Il laboratorio ha 50 anni, io sono arrivata dieci anni fa e ho deciso di portarlo avanti: ero in pensione, mi è sempre piaciuto ricamare e così eccoci qua – racconta Loredana – ci troviamo ogni mercoledì durante l’anno (eccetto agosto, ndr) per cucire gli abiti, poi a ridosso del Carnevale teniamo aperto per tre settimane tutti i giorni dalle 13 alle 17 per lavorare ai costumi dei regnanti e per affittare i vestiti”.
Il colpo d’occhio, entrando nel laboratorio, è impressionante: tantissimi i capi presenti, “dovremmo essere intorno ai 2 mila” dice Loredana “e tutti cuciti con stoffe donate, non compriamo nulla, tutto riciclato”. Stoffe di ogni materiale e colore, perline, nastri, accessori sono accatastati sui tavoli.
Nel laboratorio, vicino alla finestra, Bruna, Maria e Luigia sono al lavoro su quello che sarà il vestito della Regina Grigna che insieme al Re Resegone regnerà sulla città per la settimana del Carnevalone: “Oggi non è giornata – sorride una di loro – questo vestito non vuole uscire dalle mani!” Ogni anno, le sarte lavorano agli abiti dei regnanti, i risultati sono ‘collezionati’ sulle pareti del laboratorio, tappezzate di fotografie delle diverse edizioni del Carnevalone lecchese: “Il lavoro parte dal materiale a disposizione – spiegano – in base alle stoffe che abbiamo e ai colori pensiamo al vestito e iniziamo a lavorarci. L’ispirazione viene proprio ricamando, è un continuo confrontarsi, lavoriamo assieme, in squadra, e questo è fondamentale”.
Poco prima delle 17 nel laboratorio fanno capolino diverse mamme con bimbi al seguito, sono alla ricerca del travestimento perfetto, la scelta non manca e l’affitto costa appena 10 euro. “Il ricavato è destinato alla parrocchia – spiega Loredana – se i vestiti si rompono non fa niente, chiediamo solo di riportarceli puliti”. Negli armadi c’è di tutto: dai travestimenti classici (Zorro, pirati, Cappuccetto Rosso, indiani, principesse, supereroi) ai più ricercati, come gli elaborati abiti del ‘700 o i modelli spagnoli e gli immancabili costumi manzoniani
Non solo Carnevale: “I nostri vestiti sono a disposizione per ogni evento e per il teatro, le richieste arrivano da Lecco ma non solo. Alcuni capi sono persino stati a Venezia e in Svizzera, dove il gruppo che li ha indossati ha vinto un premio proprio per i costumi”. Una bella soddisfazione per le volontarie di San Giovanni e le loro ‘mani di fata’.