Quando la nuova strada viene chiusa, sulla vecchia istituire un senso unico alternato per i mezzi pesanti, nel tratto Laorca – San Giovanni
LECCO – Eccoci, per l’ennesima volta, a raccontare del maxi ingorgo sulla vecchia Lecco – Ballabio, causato dalla chiusura della nuova strada per un incidente. Gli incolonnamenti hanno fatto registrare tempi di percorrenza assurdi: oltre un’ora e più da Ballabio a Lecco (e viceversa).
Così, per l’ennesima volta, torniamo a risuggerire a chi di dovere, quella che potrebbe essere una soluzione (già sperimentata a suo tempo, durante i lavori di realizzazione della nuova Lecco – Ballabio) utile a ridurre i disagi viabilistici ogni qualvolta la nuova Lecco – Ballabio viene chiusa.
Solitamente a determinare ingorghi e blocchi è l’incrocio di mezzi pesanti che, nel tratto di strada compreso tra i rioni di Laorca e San Giovanni (dove la carreggiata è stretta e tortuosa) si bloccano e sono costretti a compiere manovre assurde per disincastrarsi.
Per evitare queste situazioni, basterebbe istituire un senso unico alternato per i soli mezzi pesanti, posizionando un agente di Polizia Locale a San Giovanni e uno al Ponte della Gallina a Laorca. Tramite un ponte radio, i due agenti coordinano il senso unico alternato, cosentendo a bilici e autoarticolati di superare indenni il budello stradale, sicuri di non incrociare altri bisonti della strada.
Una soluzione la cui efficacia è stata apprezzata per anni, quando venne adottata tra la fine degli Anni ’90 e l’inizio degli Anni 2000 mentre la nuova Lecco – Ballabio era in fase di realizzazione.
Una locuzione latina recita: “repetita iuvant” (il ripetere aiuta), e noi speranzosi, così come lo è la moltitudine di automobilisti e camionisti rimasti bloccati anche oggi nell’ennesimo ingorgo, continueremo a ripeterlo come una nenia, auspicando che prima o poi chi di dovere ascolti e, soprattutto, intervenga.