La Provincia di Lecco candida quattro progetti sui bandi di Regione Lombardia

Tempo di lettura: 3 minuti
Inaugurazione nuovo giardino botanico Villa Monastero Varenna
Silvia Bosio

I progetti spaziano dalle Olimpiadi, a installazioni artistiche, a monasteri e camminate in montagna

“Questi progetti dimostrano il valore e la capacità di progettazione della Provincia di Lecco”

LECCO – ConoSCIAmo, Luce e ACQUA, Un filo digitale per collegare cultura, tradizione monastica e territorio attraverso l’innovazione e Le voci delle Alpi sono i titoli dei progetti presentati dalla Provincia di Lecco sull’Avviso Unico Cultura e sul Bando Olimpiadi della Cultura di Regione Lombardia.

Il progetto sul Bando Olimpiadi della Cultura ConoSCIAmo: storie di sci e montagna, per il quale sono stati richiesti 100.000 euro a fronte di un costo di 178.631 euro, si propone come un viaggio nei musei del Sistema Museale della provincia di Lecco per le Olimpiadi della Cultura 2025-2026. Il progetto propone un’esperienza immersiva volta a raccontare la storia dello sci e valorizzare il patrimonio culturale delle montagne lombarde, in particolare nella provincia di Lecco. Il progetto prevede incontri con esperti, cacce al tesoro per famiglie, laboratori scolastici e la digitalizzazione di archivi locali. Il  cuore dell’iniziativa sarà una videoinstallazione itinerante che celebra i 125 anni di storia dello sci.

Per quanto riguarda l‘Avviso Unico Cultura, i progetti approvati si dividono nella linea A, che riguarda la promozione educativa e culturale, nella linea B, riguardante i musei e nella linea D2, che si concentra sul territorio montano.
Il progetto della Linea A “Luce e ACQUA: Plessi incontra l’Adda. Percorsi d’acqua nei musei del Sistema Museale della provincia di Lecco” ha il compito di valorizzare il patrimonio culturale e ambientale lecchese attraverso un’installazione immersiva di Fabrizio Plessi nel chiostro del Monastero di Santa Maria del Lavello a Calolziocorte. La mostra avrà per tema centrale proprio l’acqua, un simbolo che unisce arte, storia e territorio. Il progetto, per cui sono stati richiesti 25.000 euro a fronte di un costo di 62.500 euro, mira a educare e coinvolgere le nuove generazioni, rafforzando l’identità locale e si configura come modello innovativo di rigenerazione culturale e promozione turistica.
Il progetto “Un filo digitale per collegare cultura, tradizione monastica e territorio attraverso l’innovazione: Villa Monastero e i siti monastici del territorio lecchese in connessione” è la proposta per la Linea B. Il lavoro mira a far conoscere la storia locale e le tradizioni monastiche, rendendo fruibili i contenuti culturali per un utilizzo originale attraverso sistemi esperienziali e immersivi, che rendono la cultura più accessibile alle nuove generazioni e ai pubblici più fragili. L’obiettivo è quello di rendere fruibile il patrimonio artistico e culturale “nascosto” ricreando il momento storico legato alla presenza dell’antico monastero cistercense femminile del Museo Villa Monastero di Varenna e mettendolo in rete con 10 insediamenti monastici collocati lungo il fiume Adda e la riva orientale del Lago di Como. Il progetto ha un costo di 50.000 euro, per cui ne sono stati richiesti 35.000.
Per quanto riguarda la Linea D2, che si occupa di montagna, il progetto vincitore è “Le voci delle Alpi”. Il progetto, presentato dal Comune di Casargo, coinvolge, oltre alla Provincia di Lecco, i Comuni di Crandola e Margno in percorsi a piedi tra paesaggio, tradizioni e musica popolare. Il progetto nasce dal basso, con la partecipazione attiva di comunità, associazioni e famiglie e propone itinerari accessibili a tutti, con canti, racconti e degustazioni di prodotti tipici, mirati a rafforzare l’identità locale. Per il progetto sono stati richiesti 7.840 euro a fronte di una spesa di 16.000 euro.
“Questi progetti dimostrano il valore e la capacità di progettazione della Provincia di Lecco – commenta la Consigliere provinciale delegata a Cultura e Beni culturali Silvia Bosio – Si tratta di iniziative non calate dall’alto, ma nate dal territorio, la cui vitalità culturale è testimoniata dal coinvolgimento di numerosi soggetti. La stesura dei progetti e la loro presentazione ai bandi regionali ha richiesto tempo, attenzione e una preparazione specifica da parte dei nostri uffici, che ringrazio per l’ottimo lavoro svolto. Qualunque sia l’esito dei bandi, le attività e le azioni proposte rappresentano un patrimonio culturale che non andrà disperso”.