LECCO – “Il problema dei cinghiali è stato sottovalutato ed è sfuggito di mano alle politiche negli anni, serve agire con logica per ripristinare alcuni equilibri” a dirlo, in una nota, è Ezio Venturini, assessore all’ambiente per il comune di Lecco.
Dopo la denuncia della Coldiretti Como-Lecco, che ha quantificato in oltre 200 mila euro i danni causati all’agricoltura lecchese negli ultimi 13 anni dagli ungulati è l’assessore Venturini a intervenire sulla faccenda; “il cinghiale attuale è un ‘normale’ selvatico coevoluto con l’ambiente? Certamente no. Il cinghiale attuale è ben diverso da quello autoctono, ormai scomparso, è frutto dell’importazione di capi dall’Est Europa e dell’incrocio con la varietà domestica di suino” spiega.
“Il cinghiale di oggi è più prolifico delle razze autoctone di suini domestici di ceppo europeo, una razza ‘cocktail’, creata dall’uomo per facilitare la caccia laddove il cinghiale era una preda più ambita. Si tratta quindi di un mix di cinghiali europei e maiali, che ha creato una razza più grande che però è più prolifica, dunque si riproduce più spesso. Chi li ha distribuiti in natura con imprudenza, ha creato questa anomalia, destinata purtroppo a crescere.
In definitiva non capisco come, ancora oggi, in piena fase di emergenza cinghiali in tutta Europa, si possa agire con superficialità casereccia proclamando come unica soluzione per il contenimento l’abbattimento.
Credo sia importante capire in quale modo, l’uomo, sulla base di una scelta ragionata, che sarà sempre e solo umana, debba agire per ripristinare alcuni equilibri. L’abbattimento porterà solo ad una maggiore proliferazione per l’effetto rimbalzo. Infatti è provato scientificamente che spesso dopo la loro eliminazione, i cinghiali si riproducono più velocemente di prima. Serve invece prevenzione (togliendo, per esempio, le fonti di cibo a questi animali) e l’inizio di campagne di sterilizzazione usando nuovi vaccini in via di perfezionamento. Inoltre, detto a denti stretti chi ha creato il problema dovrebbe risolverlo” conclude.