Il procedimento penale a carico del cittadino lecchese si è chiuso con una lettera di scuse e una donazione alla Caritas
I casi di diffamazione sui social continuano a moltiplicarsi, ma le offese non sono libertà d’espressione
LECCO – Fin dove si tratta di libertà d’espressione e dove si scade nella diffamazione? Spesso la dicotomia è lampante, a volte c’è solo una linea sottile, ma di certo – con lo schermo di uno smartphone a fare da trincea e i social a porre distanza fisica – i commenti offensivi e persino gli insulti più gravi hanno iniziato a fluire dalle tastiere con troppa facilità.
Uno degli ultimi casi, riportati dalla stampa nazionale, riguarda la campionessa di nuoto sincronizzato Linda Cerruti, ricoperta di commenti “palesemente diffamatori e sessisti” (parole della Polizia di Stato, che ha denunciato 12 persone per diffamazione mezzo internet) per una fotografia postata sui social in cui celebrava la vittoria di 8 medaglie agli Europei di nuoto. Ma anche a Calolziocorte, la campionessa di ballo, Giada Canino, affetta da sindrome di down, è stata presa di mira dagli hater su TikTok per i suoi video dove balla.
E si è svolto sui social, nello specifico su un canale Telegram, anche il caso di diffamazione che ha coinvolto un cittadino di Lecco, T.C. le inziali del nome e cognome. L’uomo nel dicembre 2021 si era affacciato ad una finestra e aveva ripreso una pattuglia della Polizia locale di passaggio in via Volta: un video pubblicato in un gruppo della app di messaggistica corredato da insulti, che hanno fatto scattare la querela da parte del sindaco Mauro Gattinoni, della comandante della Polizia locale Monica Porta e che la costituzione a parte civile del Comune di Lecco.
Il procedimento penale si è chiuso ieri: “Si è proceduto alla remissione delle querele – fa sapere il Comune di Lecco in una nota -. La remissione è avvenuta a seguito di lettera pervenuta all’attenzione del Sindaco e della Comandante della Polizia Locale con la quale il signor T.C. esprimeva all’Amministrazione comunale formali scuse, e l’impegno a non ripetere tali o simili comportamenti, per aver pubblicato su un canale Telegram, nel dicembre 2021, una ripresa audio/video contenente un commento offensivo e irrispettoso nei confronti della Polizia Locale di Lecco. Accanto a ciò il signor T. C. ha provveduto a versare una somma simbolica alla Caritas Decanale di Lecco“.