Lecco, torna il progetto artistico Fa.Te: il tema 2015 è la paura

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Gli organizzatori di Fa.Te. con il sindaco Brivio e l'assessore alla Cultura Simona Piazza
Gli organizzatori di Fa.Te. con il sindaco Brivio e l'assessore alla Cultura Simona Piazza
Gli organizzatori di Fa.Te. con il sindaco Brivio e l’assessore alla Cultura Simona Piazza

 

LECCO – Ai nastri di partenza il secondo anno di Fabbriche Temporanee e Creative-Fa.Te., il progetto è nato nel 2014 da Art Station in collaborazione con diverse istituzioni e associazioni che trattano il sociale, ha durata biennale e si pone come obiettivo quello di attivare dispositivi di arte sociale per i giovani e la creazione di opere collettive tramite diversi tipi di eventi volti a progettare e sperimentare le “Prove generali di nuova cittadinanza”, ovvero la visione di un futuro sostenibile, realizzabile nel lungo periodo nei dieci comuni del Monte Barro.

 

Lucio Farina, Angelo Riva, Simona Piazza, Virginio Brivio, Valentina Goretti, Marco Bellotto e Carlo Greppi
Lucio Farina, Angelo Riva, Simona Piazza, Virginio Brivio, Valentina Goretti, Marco Bellotto e Carlo Greppi

 

Valentina Goretti
Valentina Goretti

Il tema per il 2015 è la “paura”, come spiega Valentina Goretti di Art Station#1 Lecco: “Quest’anno abbiamo deciso di concentrarci sul tema della paura, in particolare sul rapporto che intercorre tra ‘spaventati’ e ‘spaventatori’. Abbiamo già iniziato a lavorare con i bambini dai 7 ai 10 anni in alcune scuole del territorio con un laboratorio sulla creazione di un nuovo tipo di villaggio, mentre insieme alla comunità Il Gabbiano abbiamo coinvolto alcuni ospiti delle sedi di Piona e Calolziocorte in un lavoro sul tema ‘la paura e gli spazi dell’utopia’, che riguarda il rapporto tra timore e coraggio di desiderare. Nelle serate finali della manifestazione presenteremo i risultati concreti ottenuti con questi due laboratori. Il progetto Fa.Te, poi, si occupa anche di architettura e urbanistica, nel corso dell’anno sono state individuate alcune strade di Lecco percepite dai cittadini come “vie della paura” e in una di queste verranno fatti degli interventi di ‘illuminazione’”.

“Vogliamo un territorio e una comunità che siano costruiti il più possibile vicino all’uomo – aggiunge Marco Bellotto della comunità Il Gabbiano – il progetto Fa.Te. ha dato spazio e voce a quelle persone che per la società sono considerati gli ultimi e i nostri ospiti stanno portando la loro esperienza circa il rapporto che c’è tra la paura e la società. Far incontrare la società civile con quelle minoranze che hanno interpretato l’illegalità è una grossa opportunità perché serve a far abbassare le paure sociali e a decongestionare i conflitti”.

Lucio Farina
Lucio Farina

Fa.Te ha lavorato anche con la rete della Giustizia Riparativa, come spiega il direttore di Solevol Lucio Farina: “Abbiamo creato un tavolo libero, aperto e informale per parlare di legalità e giustizia riparativa a cui partecipano diverse associazioni del territorio e cittadini. Nel discorso della legalità entrano in gioco tre attori: il reo, la vittima e la comunità, per questo una riflessione sul tema della giustizia riparativa tocca tutti ed è importante per trasformare il pensiero al fine di migliorare gli interventi sociali e culturali”.

Nell’ambito “Cittadelle delle Luce”, invece, Fa.Te si occupa delle aree cittadine dismesse, a tal proposito interviene il sindaco di Lecco Virginio Brivio: “E’ molto importante pensare al futuro anche di quelle aree in città in cui sono presenti grandi vuoti per riempire i quali non basta affidarsi a un Pgt. Per le zone dismesse della città è doveroso pensare a un progetto di attrattività per le nuove imprese, è un tipo di atteggiamento che tutta la comunità deve ritrovare, intrecciando funzioni sociali di qualità più che di quantità. La dimensione sociale della città, poi, deve ripensarsi in modo inclusivo verso tutte le minoranze e avere un approccio diverso verso i soggetti deboli”.

Il progetto Fa.Te è stato realizzato con un budget ridotto, come spiega il presidente del Crams Angelo Riva: “Lo scorso anno abbiamo impiegato circa 15 mila euro per realizzare tutte le attività, mentre quest’anno siamo riusciti a ridurre ulteriormente le spese, questo grazie sia al contributo e al lavoro degli sponsor, sia alle associazioni che hanno messo a disposizione i loro spazi gratuitamente”.

La Kermesse Fa.Te. avrà inizio il 4 luglio e terminerà il 12 luglio.