Numeri ancora in crescita per l’Avis provinciale: aumentano i nuovi donatori, in un anno +2,92%

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donazione sangue

L’associazione, però, è preoccupata per la salvaguardia del sistema trasfusionale a causa di una modifica legge 219/2005

“Non possiamo assistere impotenti al venir meno di un modello basato sulla gratuità, volontarietà, responsabilità e solidarietà”

LECCO – Il presidente dell’Avis provinciale Bruno Manzini è soddisfatto anche se, sottolinea, “di donatori di sangue non ce n’è mai abbastanza”. E’ stato presentato stamattina il bilancio sociale 2025 (riferito all’attività del 2024): “La legge non ce lo impone ma, anche se è molto impegnativo, ormai da qualche anno facciamo questo documento per informare tutti sulla nostra attività in un’ottica di massima trasparenza”.

Avis provinciale che, grazie al lavoro delle Avis comunali, è riuscita ad aumentare il numero di soci rispetto all’anno precedente: +1,82% con un totale di 15.493 soci, di cui 15.272 donatori. Altro importante dato è l’aumento dei nuovi soci donatori (+2,92%) 1.269 nel 2024 contro i 1.233 del 2023.

Dati che confermano la nostra provincia come la più generosa d’Italia: basti pensare che in provincia ci sono 45,75 donatori ogni 1.000 abitanti; in regione sono solo 26,34 e in Italia addirittura 21,68, meno della metà. Lo stesso vale per le donazioni di sangue e plasma: 89,48 ogni 1.000 abitanti a Lecco; 46,47 in Lombardia e 34,17 in Italia: “Risultati che dipendono essenzialmente da due fattori: dal forte radicamento della cultura della donazione di sangue e dal gran lavoro di promozione svolto dalle Avis. Ricordiamo che questa grande quantità di sangue raccolto, oltre a soddisfare il fabbisogno provinciale contribuisce alle esigenze di tutto il Paese”.

Bruno Manzini, presidente Avis provinciale

“Un altro dato positivo – ha proseguito Manzini – è quello relativo ai giovani Under 35 e alle donne, dati anche questi in crescita con i giovani tra i 18 e i 35 anni che rappresentano il 32% dei donatori, mentre le donne rappresentano il 38,77% dei donatori. Questo, ovviamente, si riflette direttamente sul numero delle donazioni che nel 2024 sono state 29.868 con un incremento del 4,83% rispetto al 2023. Le donazione di sangue intero sono state 25.543 (+2,4% rispetto al 2023), ma quel che fa più piacere è l’aumento significativo di donazioni di plasma (di cui c’è ancora molto bisogno) salite a 4.325 con un +21,9% rispetto al 2023”.

Non manca però qualche preoccupazione rispetto alla salvaguardia del sistema trasfusionale italiano che, nel suoi impianto, valorizza i volontari ed è particolarmente sicuro: “Avis Provinciale Lecco non può sottacere una preoccupazione per il futuro: assistere impotenti al venir meno del modello trasfusionale italiano, basato sulla gratuità, volontarietà, responsabilità e solidarietà. Tale preoccupazione è conseguente all’approvazione di un recente provvedimento di legge, col quale viene apportata una modifica alla legge 219/2005. La modifica potrebbe, nel tempo, consentire alle aziende produttrici di plasmaderivati di ridurre la produzione di medicinali ottenuti con la lavorazione del plasma raccolto e conferito in conto lavorazione dal sistema trasfusionale italiano, per dedicarsi alla ben più remunerativa produzione di medicinali derivati da plasma acquistato all’estero e lavorato in regime di libero mercato. Fatte salve le motivazioni d’ordine etico a cui Avis ha sempre tenuto, anche dal punto di vista pratico il modello italiano ha dimostrato di funzionare meglio, reggendo – ad esempio – l’urto della recente pandemia, a differenza dei sistemi trasfusionali dove la raccolta di sangue e plasma è remunerata. Abbiamo invitato quindi le Avis superiori a farsene carico, al fine di salvaguardare il sistema trasfusionale italiano nei termini previsti dalla legge 219/05 antecedenti alla modifica intervenuta col DDL Concorrenza 2024″.

QUI IL BILANCIO SOCIALE COMPLETO