Nuovi arredi per il Day Hospital Oncologico, grazie a Cancro Primo Aiuto

Tempo di lettura: 4 minuti
Da sinistra: Carlo Soatti, primario della Radioterapia a Lecco, Stefano Manfredi, Direttore Generale dell’Asst di Lecco, Antonio Bartesaghi, presidente di Cancro Primo Aiuto, Flavio Ferrari, direttore amministrativo di Cancro Primo Aiuto e Antonio Ardizzoia, direttore del dipartimento Oncologico del Manzoni

 

LECCO – Cancro Primo Aiuto ancora in prima linea nel supportare l’attività del reparto di Oncologia dell’Ospedale Manzoni. Tra gli ultimi gesti dell’associazione presieduta da Antonio Bartesaghi la donazione degli arredi (tavoli e sedie) per la sala d’attesa, trasformata in un vero e proprio salotto per i pazienti oncologici e i loro familiari.

I nuovi arredi nella sala d’attesa del reparto di Oncologia al Manzoni

 

Questa mattina, martedì, il locale è stato ufficialmente inaugurato alla presenza del direttore del dipartimento Oncologico Antonio Ardizzoia, del primario di Radioterapia Carlo Soatti, del direttore generale dell’Asst Stefano Manfredi e del presidente dell’associazione Cancro Primo Aiuto Bartesaghi con l’amministratore delegato Flavio Ferrari.

“La collaborazione con Cancro Primo Aiuto è tanto semplice quanto fondamentale per l’attività che svolgiamo – ha commentato il dottor Ardizzoia – quello che chiediamo ci viene dato grazie ad un impegno che viene dal cuore dei volontari, che ringraziamo ancora una volta per l’aiuto. Il loro gesto assume ancora più valore perchè è mosso dall’attenzione verso il paziente. Grazie a questa sinergia negli ultimi anni il dipartimento ha visto un aumento delle attività sul fronte delle cure e dell’assistenza ai malati oncologici e ai loro familiari del 40%”.

Un contributo che l’associazione offre da oltre vent’anni all’ospedale lecchese, come spiegato da Antonio Bartesaghi: “Non si tratta solo di raccolta fondi ma di sensibilizzazione sul tema oncologico, sempre più delicato. Il reparto di oncologia del Manzoni è una vera e propria eccellenza, che vogliamo contribuire a mantenere tale. Le ragioni di questo successo stanno soprattutto nei medici che vi lavorano, persone che credono in quello che fanno e che soprattutto fanno quello che dicono, non solo a parole” ha dichiarato.

Il dottor Ardizzoia con la dottoressa Emanuela Bonoldi (Anatomia Patologica) e con il dottor Soatti

 

Anche grazie al contributo dell’associazione l’Ospedale Manzoni presto verrà dotato di un acceleratore lineare, sofisticato macchinario utilizzato per la radioterapia: “Grazie a questo strumento – ha spiegato il primario Soatti – saremo in grado di prestare cure a un numero maggiore di pazienti. Dal 1° luglio – ha ricordato – il servizio sarà esteso alle ore 18 invece che alle 17. Solo nell’ultimo anno il numero dei pazienti è passato da 54 a 65 al giorno. Un piccolo passo in avanti che ci rende molto orgogliosi e determinati a fare sempre meglio. L’acquisto dell’acceleratore lineare è un altro tassello in questa direzione”.

Oltre 2 milioni di euro il costo del macchinario, finanziato in gran parte da Regione Lombardia e per 250 mila euro da Cancro Primo Aiuto che, come ricordato, sta collaborando anche con altri ospedali lombardi.

“Vogliate bene all’ospedale – ha concluso Ferrari – qui a Lecco c’è una buona armonia che garantisce una qualità della cura alta. Tante nostre iniziative hanno riguardato i reparti di Oncologia e Radioterapia, ricordo quella delle parrucche che abbiamo esteso in tanti altri ospedali lombardi. Da parte nostra ci sarà sempre collaborazione”.