Politecnico: assegnato il Premio di laurea “Dott. Ing. Katia Corti”

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LECCO – È stato assegnato il Premio di laurea “Dott. Ing. Katia Corti”, giunto alla sesta edizione grazie al prezioso contributo del Lions Club “San Nicolò” di Lecco e destinato ai laureati in Ingegneria Edile-Architettura del Politecnico di Milano, Polo territoriale di Lecco, che tra luglio 2016 e aprile 2017, hanno discusso tesi riferite a un progetto innovativo sul territorio lombardo, di recupero (edilizio e/o territoriale) o di nuova costruzione, con particolare attenzione alla sostenibilità ambientale dell’intervento.

Il premio, istituito per mantenere viva la memoria dell’ing. Katia Corti laureata al Politecnico di Milano e prematuramente scomparsa, anche per questa edizione ha avuto come oggetto tematiche relative alla riqualificazione e rifunzionalizzazione del patrimonio esistente ma si è ulteriormente caratterizzato ponendo l’accento sulla sostenibilità ambientale del progetto, tema attuale e in costante evoluzione.

La premiazione si è svolta ieri pomeriggio, mercoledì, nel corso della cerimonia di conferimento delle lauree magistrali.
In tale occasione il presidente del Lions Club, Alberto Barenghi, e i familiari di Katia Corti, hanno consegnato al gruppo vincitore il premio di 3.000 euro offerto dal Club.

La giuria (prof.ssa Manuela Grecchi, Prorettore Delegato del Polo territoriale di Lecco; prof. Emilio Pizzi, delegato del Preside della Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni; prof. Piero Poggioli, delegato del Coordinatore del Consiglio di Corso di Studi in Ingegneria Edile-Architettura; dott. Alberto Barenghi, Presidente Lions Club “S. Nicolò” di Lecco e geom. Gianni Corti, rappresentante della famiglia Corti) ha decretato quale vincitore la tesi “La porta sul lago: Le Caviate, il ritorno alla città”. Progetto di recupero dell’area nord di Lecco, per la costruzione e la valorizzazione del paesaggio lecchese di Paolo Tagliabue, Francesco Davide Terracciano, Andrea Ubertone. La commissione ha apprezzato come il progetto si inserisce con misura ed equilibrio tra le componenti ambientali della sponda del lago, ricostruendo sapientemente un sistema di relazioni per una nuova riscoperta degli sport nautici.

I criteri di valutazione secondo cui si è basata la scelta sono stati: la complessità, la completezza e l’originalità della tesi e dei suoi elaborati all’interno di un progetto innovativo di recupero edilizio.

Data la qualità dei lavori presentati al concorso, i giurati () hanno deciso di assegnare anche due menzioni speciali ai seguenti lavori:

Through the lattice  di Michele Amadori, Martino D’Alberto, Sofia Fondelli. La motivazione della giuria è stata: il lavoro di tesi affronta la problematica del riuso di componenti dismesse dei padiglioni di Expo, integrandoli in un progetto di particolare ricchezza espressiva, destinato agli spazi per la meditazione nel Campus di Bovisa del Politecnico.
La seconda menzione allo Studio sulle recenti normative sull’efficienza energetica (standard NZEB) ed applicazione ad un edificio per uffici e laboratori in Bovisa di Tiziana Lo Bianco, Elena Scalzo con la motivazion: all’interno degli indirizzi attuali di efficienza energetica il progetto affronta efficacemente, con studi originali sull’involucro, la problematica di un edificio a zero emission da destinarsi a nuovi spazi di ricerca per il Politecnico nel campus di Bovisa.