L’amministrazione comunale è pronta a portare in Consiglio la variante 2 al Pgt
Il comitato: “Abbiamo vinto una battaglia portata avanti in nome del diritto alla salute dei cittadini”
CERNUSCO – Niente produzione di bitumi all’Andegardo. L’amministrazione comunale di Cernusco si appresta infatti a portare in consiglio comunale, a luglio, la variante 2 al Pgt in cui verranno recepite le modifiche a quanto previsto nella variante approvata, con i voti solo della maggioranza, alcuni mesi fa.
Dopo diversi confronti e la convocazione di un tavolo aperto anche ai rappresentanti dei comuni limitrofi, l’amministrazione comunale guidata dalla sindaca Giovanna De Capitani aveva deciso di tornare sui propri passi, approvando nel luglio scorso in consiglio comunale, un atto di indirizzo per avviare le procedure di modifica a quanto previsto nella variante al Pgt per l’area Andegardo con particolar riguardo alla produzione, a caldo, di bitume.
Dopo aver ricevuto delle osservazioni da parte di persone ed enti coinvolti nell’ambito di trasformazione, l’amministrazione comunale ha ritenuto di dover richiedere, in via cautelativa, un nuovo parere ad Ats e Arpa al fine di poter poi procedere speditamente nel processo di variante. In una nota, protocollata alcuni fa in Comune, l’agenzia di tutela della salute, ha ribadito il concetto già espresso lo scorso anno ritenendo non ammissibile l’attività di produzione di conglomerato bituminoso nell’ambito AT2.
Una conferma accolta con immensa soddisfazione dal comitato La Vittoria del Parco che, poco tempo fa, era tornata a sollecitare De Capitani sulla vicenda. “Riceviamo la notizia che gli enti Ats e Arpa hanno ribadito quanto già espresso nei pareri allegati all’iter di variante al Pgt 2/2020, che allora avevate deciso di non prendere in considerazione votando in modo compatto per la possibilità che la ditta Valagussa realizzasse un impianto di lavorazione di bitumi a caldo nella zona dell’Andegardo. Come Comitato “La Vittoria del Parco” potremmo giustamente rivendicare la vittoria della nostra lotta, ci preme invece dimostrare, ancora una volta, di non aver sollevato “polemiche pretestuose”, ma agito, con serietà e conoscenza delle questioni affrontate, per il bene comune più prezioso: la salute della cittadinanza e del territorio in cui risiede”.
Una battaglia compiuta anche in nome della popolazione limitrofa di Osnago e Merate. “Abbiamo lavorato con spirito costruttivo e unitario, unendo forze e persone diverse, ma necessarie al conseguimento dell’obiettivo: non permettere che una fabbrica inquinante e pericolosa nascesse al confine tra Cernusco, Merate e Osnago. Abbiamo dimostrato che dipende dalle scelte di un’Amministrazione fare il bene o il male di un territorio, ma soprattutto abbiamo dimostrato che dipende da ognuno di noi difendere con le parole e le azioni il nostro futuro e quello delle generazioni che verranno”.