Festa per i 78 anni di Aldino Anghileri e per il 60° di quel mitico 1964

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Aldino Anghileri
Aldino "Aldino" Anghileri

“E’ sempre parso un uomo fuori dalla norma del piccolo mondo alpinistico”

LECCO – Una doppia festa per Aldino Anghileri, classe 1946, nato il 19 agosto a Lecco. Proprio lunedì, alcuni amici lo hanno voluto festeggiare per la più tradizionale delle “tirate d’orecchie” con annesso brindisi in onore dei suoi 78 anni, ma anche per celebrare il 60° di quel 1964 che lo stesso Aldino ha definito “l’anno migliore”.

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Aldo Anghileri e Andrea Cattaneo

Conosciuto non solo come imprenditore, ma anche come uno dei protagonisti più illustri dell’alpinismo lecchese e italiano, Aldino ha scritto pagine indimenticabili nella storia dell’arrampicata. In particolare, il 1964 segna l’anno di alcune delle sue imprese più significative: la prima invernale sulla De Francesch-Innerkofler, lungo il Diedro S della Cima Sud dei Mugoni nel gruppo del Catinaccio (A. Cattaneo – M. Burini- B. Pellegrinon), e la prima invernale sulla via Cassin sulla Torre Trieste (G. Arcelli – A. Cattaneo –
P. Negri). A queste si aggiungono la leggendaria solitaria sulla via Boga al Medale e la velocissima ascesa della parete nord-est del Pizzo Badile.

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Aldino Anghileri

Paolo Masa, una Guida Alpina che ha dedicato un articolo intitolato “Aldino e Mindo, due dei ‘miei eroi’ dei favolosi Anni ’60”, ha espresso grande ammirazione per Anghileri. Di lui, Masa scrive: “La mia ammirazione nei suoi confronti è sempre stata altissima, sia per il suo carisma, che per il fatto che mi è sempre parso un uomo fuori dalla norma del piccolo mondo alpinistico: simpatico, generoso, vulcanico e mi fa onore il fatto che mi consideri alla stregua di un vecchio amico”. E ancora: “È stato un ‘Enfant prodige’ dell’arrampicata lecchese degli Anni ’60. Celebre fu la sua salita in solitaria della via Boga al Medale, quando era un ragazzino di diciassette anni”.

Lunedì sera, un gruppo di amici ha voluto rendere omaggio ad Aldino con una festa che ha rievocato i tempi gloriosi del passato, quando ogni scalata era una conquista e ogni impresa un motivo d’orgoglio. Nonostante il tempo sia passato, quei ricordi restano vividi nei cuori di chi ha avuto il privilegio di condividere con lui quegli anni straordinari.