Montagna. L’appello di Stefano Ghisolfi: “Arrampicate con la fantasia”

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Sara Grippo, foto dal profilo Facebook

L’atleta simbolo dell’arrampicata invita tutti a stare a casa

“Gli unici che possono fare qualcosa siamo noi”

LECCO – L’appello arriva da uno dei climber più forti d’Italia e non solo. Stefano Ghisolfi, torinese classe 1993, è un vero e proprio atleta simbolo dell’arrampicata sportiva, uno dei pochissimi al mondo (si contano sulle dita di una mano) ad aver scalato il grado 9b+. Proprio Stefano Ghisolfi, in questo difficile momento di emergenza sanitaria, ha lanciato l’appello via social.

Sergio Longoni e Stefano Ghisolfi
Stefano Ghisolfi ospite di Sergio Longoni durante una delle serate presso il negozio di Bevera di Sirtori

“E’ un momento difficile per l’Italia e gli unici che possono fare qualcosa siamo noi. Dobbiamo smetterla di sottovalutare il problema Coronavirus pensando di essere immuni o che non arriverà mai dove viviamo, purtroppo il problema è più grave del previsto e dobbiamo cercare di arginarlo adesso, per difendere noi stessi e gli altri. Sara (Sara Grippo, la ragazza di Stefano, sottoposta al un trapianto di un rene nel 2018) fa parte della categoria a rischio essendo immunodepressa per il trapianto di rene, ammalarsi per lei la metterebbe in pericolo di vita, ma tutti noi rischiamo perché gli ospedali e le terapie intensive sono al collasso. Dobbiamo fare qualcosa adesso e la cosa migliore da fare è stare a casa, dobbiamo sforzarci di vedere meno persone possibili e seguire tutte le indicazioni che ci hanno dato, non perché ci sono state imposte ma perché le abbiamo comprese e le abbiamo accettate per il bene comune. Stare a casa per uno scalatore è difficile, le palestre sono chiuse, andare in falesia penso possa andare bene a patto che non sia affollata, sia vicino a casa e si faccia più attenzione del solito, perché se capita un incidente vorrebbe dire aggiungere lavoro agli ospedali che sono già al limite. Se avete un trave a casa che avete appeso per bellezza sopra la porta (come ho fatto io), è il momento di usarlo! Se non avete ancora visto Free Solo o The Dawn Wall, o non avete ancora letto il libro di Jerry Moffat o Ben Moon, è arrivato il momento di scalare con la fantasia e farsi sudare le mani leggendo. La cosa più importante è evitare le altre persone (sembra brutto, ma è un occasione per stare più con se stessi e i propri familiari)”.

Anche in montagna l’appello a stare a casa

“Due immagini inerenti al momento che viviamo – ci scrive Luca Lozza, fotografo e appassionato di montagna -. Penso che tutti quelli che vanno in montagna debbano dare il buon esempio”.