Soccorso Alpino, verso un anno record di interventi

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Soccorso Alpino XIX Delegazione Lariana
Soccorso Alpino XIX Delegazione Lariana

Da gennaio ad agosto la XIX Delegazione Lariana ne ha effettuati 300, le persone decedute sono state 18

Tra le cause principali degli incidenti in montagna: impreparazione, scarsa capacità fisica e di orientamento, abbigliamento inadeguato

LECCO –  Primo bilancio di lavoro per la XIX Delegazione Lariana del Cnsas Lombardo (Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico) che nell’anno solare non ancora concluso, in un’apposita conferenza stampa che si è svolta ieri, giovedì, nella sede della Stazione di Lecco, snocciola i dati dall’inizio dell’anno al 31 agosto.

Presenti il presidente regionale il lecchese Luca Vitali, il Delegato Marco Anemoli, i capi stazione Massimo Mazzoleni (Lecco), Alessandro Spada (Valsassina – Valvarrone), Luciano Giampà, (Triangolo Lariano) e Riccardo Botta vice capo stazione (Lario Occ. Ceresio) e Daniela Rossi addetta stampa del Cnsas regionale.

Soccorso alpino zucco angelone

300 le persone soccorse di cui 18 deceduti questi i dati principali che spiccano prendendo in considerazione l’area di competenza in cui la Delegazione opera attraverso le sue otto Stazioni: Lecco, Valsassina-Valvarrone, Triangolo Lariano, Dongo, Lario Occidentale Ceresio, Varese, Pavia Oltrepò.

Nello specifico Lecco ha soccorso 78 persone, la stazione Valsassina-Valvarrone 75, quindi a seguire Triangolo Lariano 47, Lario Occ. Ceresio 46, Varese 30, Dongo 19 e Pavia Oltrepò 5.

A prevalere tra le cause d’incidente sono caduta (109), malore (41) e scivolata (31). Poi perdita di orientamento (26), incapacità (20), sfinimento (11), precipitazione (9), caduta sassi (6) a cui si aggiungono falsa chiamata e ritardo (entrambi 3).

Di tutte le persone soccorse, 190 stavano praticando escursionismo, 21 alpinismo, 20 erano in residenza in alpeggio, 15 in ferrata, 14 mountain bike, 10 arrampicata sportiva, 6 parapendio, 1 funghi.

A livello regionale gli interventi totali effettuati dall’inizio dell’anno al 31 agosto, sono stati 1717 con 1229 persone soccorse e 21.884 ore di impegno per gli operatori.

Luca Vitali
Luca Vitali, presidente regionale del Soccorso Alpino (CNSAS)

“Il 2023 sarà un anno che probabilmente sfonderà tutti i record di interventi, soprattutto quelli di questa estate – fa sapere il presidente regionale Vitali – in particolar modo agosto dove c’è stato un incremento deciso del numero interventi e questo ci spingerà poi a costruire un progetto con Areu per cercare di diminuire il carico di lavoro per i soccorritori, perchè nel mese di agosto anche i soccorritori vanno in vacanza e chi resta si trova un carico di lavoro pesante”.

In merito al nuovo progetto in fase di sviluppo e che si dovrà finalizzare con Areu, Vitali ha fatto sapere che “implicherà l’utilizzo di elicotteri della Regione Lombardia per quanto meno trasportare il personale di soccorso quanto meno negli interventi dove andiamo a recuperare gli illesi, numero importante e in costante aumento”.

Marco Anemoli
Marco Anemoli Delegato della XIX Delegazione Lariana

“C’è stato un incremento significativo di alcune tipologie di cause, in particolar modo i malori – aggiunge il Delegato Anemoli – Con un agosto veramente impegnativo da un lato per il numero di richieste di intervento con picchi di 3 – 4 al giorno non solo nei fine settimana ma anche in settimana e un organico ridotto in quanto molti dei volontari erano in ferie”.

I capi stazione intervenuti hanno sottolineato un sensibile incremento del numero degli interventi soprattutto in estate molti dei quali per raggiungere persone illese o colte da malore.

Alessandro Spada
Alessandro Spada, capo stazione della Stazione Valsassina – Valvarrone

Spada (Valsassina – Valvarrone) ha evidenziato: “Fino a luglio abbiamo persino avuto una diminuzione degli interventi, poi ad agosto c’è stata una importantissima impennata determinata dall’arrivo in Valsassina e Valvarrone di escursionisti e villeggianti. Abbiamo contato 33 interventi in un mese, cosa mai successa e per la maggior parte sono tutti interventi di minore entità causati principalmente da malori. 3 le persone decedute mentre il % 25-30% sono state persone illese. Ed è su queste ultime che dovremmo lavorare, anche grazie all’aiuto dei media, attraverso campagne di informazione”.

Massimo Mazzoleni
Massimo Mazzoleni capo stazione della Stazione di Lecco

“Anche per la stazione di Lecco c’è stata un’impennata del numero di interventi nel periodo estivo, arrivando a farne fino a 6 in un solo giorno – dichiara Mazzoleni (Lecco) che senza mezzi termini aggiunge – Ci sono troppe persone allo sbaraglio, impreparate, con scarsa capacità fisica, dotati di abbigliamento inadeguato, incapaci di orientarsi e di leggere il territorio”. Mazzoleni ha messo poi l’accento sui Social: “Sempre più persone si fanno allettare da ciò che vedono sui Social: immagini, racconti, ritrovandosi poi ad affrontare escursioni fuori dalle proprie capacità e spesso finendo in situazioni di pericolo che richiedono il nostro intervento”.

Luciano Giampa
Luciano Giampa, capo stazione della Stazione Triangolo Lariano

Sulla stessa linea Gianmpà (Triangolo Lariano) “Molte persone si affidano ai Social per organizzare le proprie escursioni senza però valutare le problematiche oggettive del territorio e le proprie capacità. Inoltre abbigliamento inadeguato, calzature inadeguate e poca famigliarità col territorio sono tra le cause principali degli incidenti in montagna”. Sul fronte dati Giampà ha aggiunto: “Per quanto riguarda la nostra stazione siamo in tendenza con gli altri anni, con 47 interventi, ma in controtendenza nel mese di agosto rispetto alle altre Stazioni con solo 7 interventi. Questo a mio avviso è dovuto al fatto che nel periodo estivo gli escursionisti prediligono altre mete”.

Riccardo Botta
Riccardo Botta vice capo stazione della Stazione Lario Occidentale Ceresio

Riccardo Botta (Lario Occ. Ceresio) ha portato l’attenzione sulle persone illese: “Gli illesi sono persone fortunate, perchè esiste quello che viene definito ‘rischio evolutivo, ossia la possibilità che per svariati fattori la situazione possa peggiorare e costituire un ulteriore e potenziale pericolo. Quindi il nostro bagaglio tecnico e sanitario è fondamentale ed anche per questo motivo che è sempre necessario intervenire sempre in modo rapido e veloce”.

Tutti i presenti hanno vivamente ringraziato i volontari per il grande impegno e la dedizione con cui si rendono disponibili e svolgono il proprio lavoro.