Spettacolo mozzafiato in Val Cassina, tra Sasso Cavallo e Sasso di Seng
L’impresa è stata compiuta da alcuni francesi in collaborazione con un gruppo di ragazzi di Lecco e Mandello del Lario
MANDELLO DEL LARIO – Una persona che cammina nell’aria tra Sasso Cavallo e Sasso di Seng attraversando la Val Cassina in Grigna. Sotto, circa 400 metri di vuoto.
Si strabuzzano gli occhi nel guardare le foto dello spettacolo mozzafiato che si è svolto domenica al Grignone (Grigna Settentrionale) e che in pochissimi hanno avuto la fortuna di poter ammirare.
Hanno attraversato la Val Cassina sospesi nel vuoto, camminando su una fettuccia piatta larga pochi centimetri e lunga 195 metri, che per un pomeriggio ha unito i due celebri sassi: Cavallo e Seng.
Si chiama highline, evoluzione estrema della slakline, disciplina che viene praticata ad un’altezza altezza considerevole. Pur non essendoci una definizione esatta, la slackline viene considera highline a partire dal momento in cui la caduta può provocare conseguenze letali o gravi. “Per questo motivo – spiegano gli organizzatori – si utilizzano sistemi di sicurezza e di back up”.
Equilibrio, bilanciamento, concentrazione e preparazione fisica sono le doti principali per poter “camminare nell’aria” e domenica, protagonisti di questo exploit, sono stati una coppia francese e 4 italiani coadiuvati dagli amici di Mandello e Lecco.
“L’idea è nata dopo l’incontro con gli amici francesi di Montpellier l’estate scorsa, che da anni praticano highline in tutta Europa – spiegano i lecchesi – La scelta di posizionare la linea in quel punto è nata spontaneamente, le loro competenze nell’attrezzare le linee e i sopralluoghi effettuati insieme agli amici di Mandello hanno permesso di pensare e realizzare insieme questo progetto. Le tre pareti sopra Mandello, il Sasso Cavallo, Sasso di Seng e Sasso dei Carbonari ci hanno da sempre attratto e affascinato. Questi luoghi fanno parte di noi fin dall’infanzia e l’incontro con questa disciplina ci ha stimolato nel provare a viverli in una nuova dimensione”.
Una giornata memorabile che ha richiesto una lunga preparazione anche per allestire il tutto nello splendido palcoscenico delle Grigne, fatto di guglie e pinnacoli. “Nonostante parte del materiale sia stato portato sul luogo nei giorni precedenti – proseguono gli ideatori – ci sono voluti tutta le giornate di venerdì e sabato per trasportare l’attrezzatura, preparare le soste e montare la linea. Gli ancoraggi sono posizionati sulla cima del Sasso di Seng e sulla parete destra del Sasso Cavallo. Domenica la linea è stata utilizzata e poi smontata nel fine pomeriggio. È stata percorsa interamente dagli amici francesi, lui e lei, e da 3 o 4 italiani in parte”.
Difficile dire se si stata la prima volta in Grignone: “Non lo sappiamo, anzi è probabile che qualcuno abbia già montato linee nel gruppo delle Grigne, ma a nostra conoscenza non in quel luogo. Siamo molto soddisfatti, anche perché se abbiamo incontrato alcune difficoltà tecniche alla fine non c’è stato nessun intoppo, la linea era molto più bella di quanto ci aspettassimo e la finestra meteo perfetta. Non si poteva chiedere molto di più”.
Avete già adocchiato qualche altro punto spettacolare nel gruppo delle Grigne?
“Non abbiamo ancora ipotizzato niente, ma sicuramente qui non mancano le pareti e le guglie, basta guardarsi attorno e cercare due punti alti”.
Se mai un giorno percorrerete i sentieri delle Grigne e nel fermarvi ad ammirare le sue meraviglie noterete qualcuno che cammina nell’aria, non abbiate timore, non è un angelo e non solo le allucinazione della fatica, ma un “funambolo” della highline.