Era il giugno 2002 quando il Cai Premana affidò il rifugio ad Angelo Fazzini e alla sua famiglia
“Oltre 20 anni ricchi di soddisfazioni e fatiche. Vi aspettiamo per venirci a trovare un’ultima volta”
PREMANA – Era il giugno 2002 quando il Cai di Premana affidò ad Angelo Fazzini la gestione del Rifugio Casera Vecchia di Varrone. Era l’inizio di una avventura, di una nuova vita, al suo fianco c’erano la moglie Antonella Gianola con le figlie Lisa e Lara. Angelo Fazzini, premanese, amava la montagna: era un fortissimo scialpinista e un alpinista esperto, oltre ad essere tecnico del Corpo Nazionale Soccorso Alpino (a lui ed Ezio Artusi è dedicata la sede della Stazione Valsassina-Valvarrone).
Dopo la sua prematura scomparsa nel marzo del 2011, i familiari hanno portato avanti l’attività di rifugista tenendo vive la sua passione, la sua competenza e la sua disponibilità. Varcare la soglia del Rifugio Casera Vecchia di Varrone era un po’ come entrare a casa di un amico. Nelle ultime settimane, però, Antonella Gianola, per tutti Lella, ha maturato la decisione di chiudere questo importante capito della sua vita.
“Il nostro contratto con il Cai Premana per la gestione del rifugio è in scadenza a fine anno e, salvo improbabili ripensamenti dell’ultimo minuto, non pensiamo di partecipare al bando per la riassegnazione: dopo oltre vent’anni è giunta l’ora di chiudere un capitolo della nostra vita ricco di soddisfazioni, ma anche di fatiche e di momenti difficili – queste le parole di saluto affidate ai social -. Le ragioni di questo commiato sono molte e, per chi ci conosce da vicino, piuttosto note: tenere aperto un rifugio come il Casera Vecchia tutto l’anno, inverni compresi, è fisicamente e mentalmente molto impegnativo, gli anni passano per tutti ed ora che la Lella è andata in pensione siamo giunti alla conclusione che non ci siano più i presupposti per continuare con i giusti stimoli”.
Il rifugio rimarrà aperto tutti i weekend fino a metà novembre: “Dopodiché la nostra lunga avventura umana e professionale di ‘capanàt’ giungerà al termine: in questi anni abbiamo avuto il piacere di conoscere e apprezzare tante persone meravigliose e ci farebbe un enorme piacere se qualcuno di voi riuscisse a tornare un’ultima volta a trovarci, anche solo per un saluto. Varrone, con i suoi stupendi paesaggi e la sua natura incontaminata, rimarrà lì a disposizione di chi verrà dopo di noi e di tutti coloro i quali vorranno goderne la grande bellezza, anche se ad accogliervi non ci saremo più noi”.