CALOLZIO – Il modo in cui la Giunta di Calolziocorte sta affrontando la riorganizzazione dei plessi scolastici rischia di trasformarsi nell’ennesimo pasticcio.
Sbagliati i tempi (due anni per pensare il progetto e pochi giorni per spiegarlo e condividerlo con tutti), complici le profonde divisioni della maggioranza.
Sbagliato l’approccio: sicuramente le scelte vanno fatte tenendo conto della disponibilità di risorse umane ed economiche e dei risparmi conseguibili, tuttavia, siamo convinti che, soprattutto quando ci sono di mezzo bambini e anziani, occorra utilizzare pesi diversi.
Sbagliata la comunicazione: genitori ed insegnanti, praticamente all’oscuro di tutto sino a pochi giorni fa, si sono ritrovati un pacchetto già confezionato, difficile da digerire in tempi stretti. E così, tutto il progetto è stato visto dalla gente come un’imposizione.
Altro aspetto critico da non sottovalutare, la decisione di chiudere alcune scuole senza aver ben chiaro (sono state fatte solo vaghe ipotesi) cosa fare in futuro dei relativi edifici pubblici dismessi.
Anche perché i costi di ristrutturazione potrebbero lievitare, e di molto, in funzione della nuova destinazione. Certo non possiamo condividere la decisione (per ora solo un’idea) di realizzare un’altra casa delle associazioni o di affidare le strutture a qualche cooperativa per fini non ben precisati. Per assurdo, le spese aumenterebbero. Senza contare che sul territorio esistono già tanti altri edifici comunali vuoti in attesa di trovare una nuova destinazione. Infine, la Giunta non ha chiarito quale posizione intenda prendere sul plesso di Rossino, prematuramente dato per salvo dalla stampa.
Al fine di evitare risvegli amari, occorre spiegare subito le vere intenzioni dell’Amministrazione sul futuro di questo plesso. Sarebbe un altro errore sperare nell’intervento di un ente esterno, che si assuma la responsabilità della chiusura. Il problema ricadrebbe comunque sulla testa del Sindaco e della sua Giunta.
Dunque, la scelta è sicuramente difficile e non sarà indolore per l’Amministrazione, che in campagna elettorale ha raccolto consenso soprattutto nell’ambiente della scuola. Ora tradito. Sarebbe facile a questo punto infierire con slogan di questo tipo: “Chi criticava l’assenza della carta igienica nelle scuole in campagna elettorale (per altro responsabilità dello Stato centrale), ore le chiude”.
Il nostro approccio sarà diverso, costruttivo, come dimostrano i nostri primi passi, a partire dalla richiesta di rinvio dell’approvazione del piano di riorganizzazione in Consiglio Comunale (accolta dall’Amministrazione). Proveremo a dare un contributo, ovviamente partendo dalle nostre convinzioni, dopo avere ascoltato il parere di tutti, nella consapevolezza che l’onere della decisione finale sia comunque della maggioranza.
Marco Ghezzi
Lega Nord Calolziocorte