LECCO – “Mi dispiace molto che il popolo italiano si sia espresso contro la riforma costituzionale : un’altra occasione persa, ma, tranquilli, da domani quelli che hanno votato no inizieranno nuovamente a lamentarsi che in Italia non cambia nulla, che ci sono troppi parlamentari, che l’amministrazione pubblica divora le risorse del Paese, che ci sono troppi carrozzoni come il CNEL da mantenere….che……..che……
Ma questa é la democrazia, bellezza ! E bisogna rispettarla. Punto e la palla torna al centrocampo. Non mi dispiace solo per l’esito referendario, sono francamente dispiaciuto anche dell’epilogo che ha avuto sul Governo e in particolare per il ragazzo che l’ha guidato finora, nonostante io non sia del PD.
Renzi ha tanti difetti, può piacere o non piacere, ma é coraggioso, determinato e ha una innata vocazione a cercare di cambiare il corso delle cose, rischiando, qualche volta, anche di sbagliare, per adeguarle al nuovo contesto storico.
Ha sbagliato a personalizzare la campagna referendaria, credo che l’abbia ormai capito anche lui, tuttavia è un giovane leader che ama l’Italia molto più di quelli che l’hanno combattuto e osteggiato fin dal primo momento.
Mi auguro di cuore che non faccia la sciocchezza di ritirarsi dalla vita politica, a mio avviso, ha ancora tanto da dire e soprattutto da fare.
In chiave lecchese, in particolare sulla città, il referendum ha generato un risultato vicino alla parità con un lieve prevalenza del No .
Vedo che sono già partiti proclami roboanti da parte dei sostenitori della tesi avversa alla nostra, con striscioni in piazza, articoli sui giornali che rappresentano l’insuccesso elettorale come il preludio a chissà quale destabilizzazione in Comune.
Tranquilli non succede proprio nulla, anzi il sodalizio in Giunta si è ulteriormente rafforzato, tra Appello per Lecco e il PD in questo momento c’è la massima convergenza, tra Brivio e Valsecchi identità di vedute sul piano operativo e politico. Quindi si mettano il cuore in pace tutti quelli che pensano a spallate e che é giunta la loro ora, il referendum non solo non ha cambiato nulla per la città, ma ci ha resi ancora più forti.
Temo per loro che non raccoglieranno e non capitalizzeranno proprio nulla da questo risultato, se non, con ogni probabilità, quello di perdere anche le future elezioni .
Non è certo con le armate Brancaleone che si governano i paesi e le città, ma con progetti, idee e pianificazioni operative.
Renzi ha solo perso una battaglia, il fronte del No nella sua eterogenea e singolare composizione ben presto perderà la guerra.
Vedremo tra breve se la mia previsione é sbagliata oppure giusta, non scommetto solo perché sono contro il gioco d’azzardo, ma credo di sapere come andrà a finire”.
Corrado Valsecchi