26 milioni alle scuole materne autonome, Piazza soddisfatto

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asiloMILANO – Approvate dal Consiglio regionale le linee di indirizzo per assegnare contributi alle scuole dell’infanzia autonome in Lombardia nel periodo 2013/2018. Il Nuovo Centrodestra parla di ulteriore segno del “riconoscimento che queste scuole svolgono una funzione educativa e sociale di pari dignità a quelle statali e comunali”. Con la legge 19/07 Regione Lombardia ha scelto di sostenere l’attività di queste istituzioni con un intervento finanziario integrativo rispetto a quello comunale e a qualsiasi altra contribuzione prevista dalla normativa statale. “La pari dignità, infatti, è reale quando si traduce in una parità economica che purtroppo, in Italia, sul fronte scolastico è ancora assente” spiega il consigliere Mauro Piazza.

Nel documento si prevede di consolidare la rete dei servizi educativi con interventi a favore dei bambini in età pre-scolare (dai 3 ai 6 anni) in sinergia con gli Enti locali, le istituzioni scolastiche e le famiglie.

Beneficiarie le strutture con sede nel territorio regionale anche con un numero di iscritti inferiore a quello previsto dalla normativa nazionale; quelle situate in comuni montani, in piccole isole o piccoli Comuni; quelle appartenenti a comunità dove non ne esistono per la prima infanzia; quelle che accolgono al massimo tre bambini di età compresa tra i due e i tre anni.

Nel triennio 2010/2013 Regione Lombardia ha assegnato a circa 1.500 scuole (con circa 377.000 alunni) specifiche risorse per complessivi 26 milioni di euro.

Mauro PiazzaPer il prossimo quinquennio (2013/2018) il 50% del finanziamento verrà attribuito in rapporto al numero delle sezioni, il 20% del Fondo verrà assegnato in base al numero degli alunni, il 30% dello stanziamento sarà suddiviso in base al numero complessivo delle scuole.

“Il tema della libertà di educazione – spiega Piazza – sta al centro della direzione politica di questa e delle precedenti legislature regionali. Perché si passi dall’enunciazione dei principi ai fatti concreti servono investimenti seri. La Lombardia li ha fatti. Nel triennio scolastico 2010/2013, per esempio, gli interventi stanziati dalla Regione a favore delle scuole dell’infanzia autonome sono stati pari a 26 milioni di euro e distribuiti a 1500 istituti. Si sostiene così un servizio per i cittadini che in nessun modo potrebbe essere sostituito dall’intervento statale”.

Il consigliere del Nuovo Centrodestra sintetizza il voto sulle Linee di indirizzo rimarcandone la “forte valenza politica” per tre motivi: “Si riconosce la libertà di educazione delle famiglie; si sostengono gli enti locali altrimenti costretti ad investimenti che non possono permettersi; Regione Lombardia afferma come nuovamente centrale delle sue politiche il principio di sussidiarietà”.