“A Lecco la spending review non è di casa”

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LECCO – Dopo gli sprechi denunciati anche su queste colonne nei mesi scorsi per mano del Comune e quelli più recenti che vedranno proprio stasera, lunedì 16, la loro conferma nel Consiglio Comunale il quale metterà il sigillo di ipocrita ceralacca su uno degli sprechi più paradossali degli ultimi tempi, e cioè, la conferma di 160.000 euro l’anno di sole spese di gestione per la nuova Sala polivalente di Via Ugo Foscolo, ubicata lungimirantemente più o meno in un sottoscala, a dimostrazione, se ce ne fosse ancora bisogno, che non è tutta colpa della crisi, l’aumento della Tassa Rifiuti, dell’Imu, dell’aumento dei ticket dei Bus, del taglio delle corse degli stessi autobus, della svendita dei bene pubblici avuti in eredità, dell’aumento della mensa per i bimbi lecchesi e l’azzeramento del contributo per gli altri, (solo se vanno alla scuola pubblica), e poi ancora dell’Irpef che si prometteva in campagna elettorale di cancellare, ecco che il Comune mette la ciliegina sugli sprechi in tempi di crisi.

Basta leggere la Determina dirigenziale nr. 425 del 5 luglio 2012 (vedi la determina) per evincerne le ragioni.

Dopo aver speso 8.404 euro per offrire a meno di 400 persone, gratis, il concerto dell’artista Pacifico, il Comune ha deliberato che se ne potevano spendere altri 20.614 per il concerto dei nuovi Madredeus (la reunion). Nuovi perché la leader, la voce solista di quelli originali, famosi e di calibro internazionale, Teresa Salgueiro, è stata sostituita dal 2011. Anche se poco, nella sostanza, cambierebbe. A Roma, il 19 luglio, il giorno prima del concerto lecchese, gli stessi cantano a 18 euro il biglietto, qui gratis.

Lecco ha soldi da buttare. Non li trova per mensa, rifiuti e assistenza, non li trovava nemmeno per i fuochi d’artificio, tradizione ormai di oltre un lustro e per un pubblico più vasto, con scuse che rasentavano le comiche ma per i Madredeus invece sì. Soldi a palate.

Vedendo gli sprechi per un concerto, se ne potevano fare 20 a parità di soldi, riempiendo comunque la piazza e ampliando l’offerta, viene da dire Madredeus, ma quanti denari pubblici spreca questo Comune che piange miseria e tassa sempre di più i cittadini?