Brivio: “Ho rinunciato a Roma e mi ricandido a sindaco”

Tempo di lettura: 2 minuti
Il sindaco Virginio Brivio

Virginio-BrivioLECCO – Sembravano solo voci di corridoio, circolate nelle scorse settimane, invece per il sindaco di Lecco, Virginio Brivio, potevano davvero aprirsi le porte dei palazzi romani, con un posto come sottosegretario nel nuovo governo di Matteo Renzi.

Un’offerta che il primo cittadino avrebbe declinato, non solo per portare a compimento il suo mandato, ma, come annuncia lui stesso, per ricandidarsi per altri cinque anni alla guida del capoluogo manzoniano.

“Mi era stato proposto un ruolo da sottosegretario nell’ambito del welfare e lavoro, o per gli affari regionali – ci spiega Brivio – ma lasciare il mio impegno da sindaco ad un anno della scadenza del mandato non mi è parso un comportamento eticamente corretto. Ho un contratto con i cittadini che intendo rispettare e un lavoro da completare qui a Lecco”.

Quindi la scelta di restare in città e di riproporsi alle forze che lo sostengono per il ‘bis’:

“Questo primo mandato ha permesso di mettere in sicurezza le procedure, azzerare gli appalti che non andavano bene – prosegue il sindaco – nel futuro si dovranno chiudere vertenze importanti legate alle opere pubbliche, come il palazzo di giustizia, o culturali, come per Villa Manzoni; c’è anche la questione del Ponte Vecchio e la messa in sicurezza del San Martino e la riqualificazione dell’area pedemontana. Lecco non deve essere solo un capoluogo amministrativo ma di servizi anche a supporto delle imprese, di lavoro e ricerca”.

Presto ancora per discutere di alleanze, anche se il primo cittadino non nasconde l’intenzione di allargare la squadra ad altre forze politiche: “Lecco ha bisogno ripensarsi radicalmente e credo sia utile andare oltre gli schieramenti per realizzare progetti utili alla città”.