Calolzio, scontro PDL-Lega: “Ghezzi non è il candidato giusto”

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L'onorevole Michela Vittoria Brambilla

CALOLZIO – Saltato l’accordo per le amministrative di Calolziocorte, si scaldano gli animi tra la Lega Nord e il PDL: dopo la chiusura ad una lista unitaria con il partito berlusconiano da parte di Marco Ghezzi, candidato sindaco per il Carroccio, che ha giudicato come “fuori tempo massimo” la proposta del Pdl, è arrivata una replica seccata:

“E’ un peccato che la Lega Nord non abbia voluto sentire ragioni e abbia rifiutato ogni possibilità di accordo con il centrodestra. Alle elezioni comunali parteciperemo con una coalizione di moderati e liberali guidata da un candidato esperto ed autorevole, calolziese doc”. A controbattere alle parole di Ghezzi è la segreteria provinciale del PDL lecchese, guidata dal commissario Michela Vittoria Brambilla, che fa sapere di sostenere la lista civica del candidato sindaco di Calolziocorte, Dario Gandolfi.

“Il senso di responsabilità – spiegano dalla segreteria – guida da sempre le scelte e l’attività del nostro partito, a tutti i livelli. Con questo spirito è stato affrontato anche il problema del rinnovo dell’amministrazione comunale di Calolziocorte, dove il centrodestra, complessivamente inteso, ha la maggioranza dei consensi. Fino all’ultimo momento, abbiamo cercato un accordo con la Lega Nord, per non regalare alla sinistra un assurdo e immeritato vantaggio. Purtroppo, però, la Lega nord ha anteposto le ambizioni personali di alcuni suoi esponenti all’interesse della città e dei suoi abitanti”.

Il Pdl, nella nota diffusa giovedì, non risparmia critiche al mancato alleato: “Il candidato sindaco proposto dagli amici della Lega non è la persona giusta per guidare la città, perché non è di Calolziocorte e non conosce i suoi problemi. Peraltro, dopo anni di guida a prevalenza leghista, un elementare principio di alternanza tra alleati con pari dignità avrebbe reso opportuno e necessario un ricambio al vertice della coalizione”.

Per provare le proprie buone intenzioni, dal Pdl spiegano il compromesso che sarebbero stati pronti ad affrontare in caso di accordo, rinunciando ad un proprio candidato sindaco; un compromesso che, commentano, “sconfessato il giorno successivo dal candidato sindaco Ghezzi, dal sindaco uscente Arrigoni e dal segretario cittadino Pozzoni”.

Ne prendiamo atto, con dispiacere ed amarezza, chiamando a testimoni gli elettori di centro destra: un’occasione è andata perduta” conclude la nota.