La decisione è stata presa per dare tempo agli uffici di effettuare le verifiche e i controlli necessari
Tempi stretti: la maggioranza vuole adottare il Pgt entro l’autunno anche per non perdere l’opportunità del bando Arest
CALOLZIOCORTE – Era in programma ieri sera, martedì 26 aprile, il consiglio comunale nel quale all’ordine del giorno c’era l’adozione della variante generale al Piano di Governo del Territorio, tema particolarmente caldo. Negli ultimi giorni due giorni le minoranze hanno presentato una serie di emendamenti che hanno richiesto un supplemento di tempo per poterli valutare.
“Gli uffici hanno provato a valutare questi emendamenti ma sono molto lunghi e complessi – ha spiegato il sindaco Marco Ghezzi -. Di conseguenza per effettuare tutte le verifiche e i controlli necessari la proposta è quella di spostare il consiglio comunale di una settimana (3 maggio ore 20.15, ndr)”.
Siccome ci si attende che la discussione sul Pgt sarà molto lunga, il consigliere Paolo Cola (Cittadini Uniti per Calolzio) ha chiesto di poter spostare il consiglio al venerdì successivo, 7 maggio: “Siccome in molti lavoriamo, sarebbe opportuno spostarlo al venerdì così, se i lavori vanno per le lunghe e si fanno le ore piccole, dopo ci sono a disposizione due giorni non lavorativi. Oppure, la seconda richiesta, è di spostarlo di 30 giorni”.
Ipotesi non praticabile da parte della maggioranza: “Per vari motivi, in primis la pandemia, siamo già in ritardo di sei mesi e vogliamo approvare il nuovo Pgt entro l’autunno – ha concluso il sindaco -. E’ un passaggio necessario anche per quanto riguarda il bando Arest e il finanziamento della Regione per la realizzazione del nuovo sottopasso che consentirebbe lo sviluppo di un nuovo polo produttivo in località Cantelli“.
Il consigliere di maggioranza Marco Bonaiti ha sottolineato come la decisione di rinviare il consiglio vuole essere un segno di rispetto proprio nei confronti del lavoro delle minoranze che hanno presentato questi emendamenti. Lo spostamento del consiglio è passato con i voti favorevoli della sola maggioranza.