L’incontro si è tenuto ieri sera, giovedì, in piazza della Vittoria
Tanto spazio ai relatori e poco alla neonata lista nel primo incontro pubblico di Un passo avanti insieme
CERNUSCO – La condizione del trasporto ferroviario e il progetto, ormai in dirittura di arrivo, “Stazione in movimento” sono stati al centro del primo incontro pubblico del gruppo “Un passo avanti insieme”, la lista che alle prossime elezioni amministrative, in calendario tra settembre e ottobre, si propone di raccogliere il testimone dall’amministrazione comunale guidata dalla sindaca Giovanna De Capitani.
Chi si aspettava, da questa prima apparizione in pubblico dopo i gazebo promossi in piazza nelle scorse settimane, qualche anticipazione in più sulla composizione della futura lista e sul candidato sindaco è andato però deluso. L’incontro è stato infatti aperto da Gabriele Gavazzi, vero e proprio frontman del gruppo in questa prima fase di campagna elettorale che ha spiegato la genesi dello schieramento che si propone di portare avanti l’eredità del gruppo consiliare di Insieme per Cernusco innovandone contenuti e visioni. “Per noi, ad esempio, l’attenzione al green è una priorità e per questo abbiamo voluto proporre una serata come questa”.
A prendere parola anche l’attuale consigliere comunale Valeria Pirovano, di fatto il collante tra l’amministrazione uscente e la nuova compagine che nelle scorse settimane ha sondato anche opinioni e umori dei cernuschesi con un questionario. Poche parole, le loro, per ribadire l’interesse verso il tema del trasporto pubblico locale e la bontà del progetto della stazione in Movimento per lasciare poi spazio agli ospiti, ovvero il consigliere regionale Dem Raffaele Straniero, il portavoce del Comitato dei pendolari del Merate Francesco Ninno e il presidente della cooperativa Paso Raffaele Pirovano.
Esperto del settore, Straniero è entrato subito nel cuore della questione e mutuando il nome della coalizione ha scherzato sul fatto che se è innegabile che Trenord abbia fatto dei passi in avanti con l’introduzione dei treni Caravaggio sulla S8, è altrettanto vero che il passo… indietro (almeno per gli utenti della linea Milano – Carnate – Lecco) si è subito visto con il dirottamento del capolinea di quattro treni a Milano Rogoredo.
Il provvedimento riguarda il 2895 delle 7.19 da Lecco (alle 7.38 a Cernusco) ed il 2857 delle 8.21 (che ferma solo Calolziocorte e Carnate) al mattino, nonché, alla sera, il 2874 delle 17.50 e il 2876 delle 18.48 da Milano Centrale ed è stato per ora sospeso per via dell’emergenza Covid. Straniero ha ribadito come questa decisione sia stata presa senza alcun coinvolgimento dei Comitati dei Pendolari, né tantomeno dei Sindaci del territorio e di come la proroga ottenuta non possa ritenersi soddisfacente per nessuno.
A dare manforte ci ha pensato Ninno che ha ribadito come in questi mesi sia mancato il confronto con Trenord e con Regione Lombardia, portando alla ribalta il problema del treno 2855 che dall’orario pubblicato da Trenord non si capisce in che stazione venga attestato.
“Sembrerebbero garantiti sulla carta fino a dicembre le due corse della sera da Centrale, ma è sotto gli occhi di tutti la totale mancanza di puntualità di questi due treni, oggetto quotidianamente di ritardi e cancellazioni (prove tecniche di dismissione?)”.
Ninno ha anche avanzato delle proposte: “Si potrebbe pensare di tenere almeno un treno al mattino e uno alla sera su Centrale (il 2895 e il 2874) e attestare invece un paio di treni della MilanoLeccoSondrioTirano su Rogoredo, dando così anche alla Valtellina la possibilità di raggiungere senza cambi l’aeroporto di Linate e la stazione di Rogoredo coi suoi collegamenti dell’alta velocità”. Per il portavoce dei pendolari è fondamentale intervenire anche al più presto sul potenziamento della linea, in sinergia con Rfi, in vista anche delle Olimpiadi 2026. Tra gli interventi auspicati la banalizzazione della tratta Monza-Lecco con passaggi tra i binari pari dispari, la soppressione dei passaggi a livelli e il raddoppio della linea in alcune tratte da Piona in su in modo da velocizzare questo tratto.
Il portavoce del Comitato pendolari ha anche riconosciuto che l’introduzione dei Caravaggio sulla S8 ha finora portato grossi miglioramenti in termini di puntualità e qualità del viaggio, ricordando come sia importante anche potenziare la sicurezza in viaggio, predisponendo servizi anche nelle stazioni per evitare quanto successo martedì a Olgiate quando il fermo di un viaggiatore senza biglietto né mascherina si è concluso con un pugno in faccia per un passeggero e la sospensione per ore della circolazione lungo la tratta (tre treni limitati e 11 cancellati).
Ad alleggerire la discussione con un carico di buone notizie le parole di Raffaele Pirovano, responsabile Cooperativa Paso, che ha annunciato che dal 18 settembre si inaugurerà finalmente la Stazione in movimento, ovvero il nuovo bar caffetteria con info point turistico e spazio per la vendita di prodotti a km zero, coltivati dai ragazzi della cooperativa, all’interno delle due vecchie sale di attesa della stazione di Cernusco. “Abbiamo trovato anche un accordo con Rfi per la sistemazione dei bagni che sarà a loro carico. Vorremmo che la stazione diventasse davvero un posto da cui partire poi per scoprire, in bici o con la navetta il Parco del Curone o quello dell’Adda”. Da sette anni la cooperativa Paso già gestisce il deposito della ferrovia per le bici e i motocicli. “L’idea è quella di realizzare al secondo piano un’officina popolare per sistemare le bici e le attrezzature necessarie con pezzi di ricambio recuperati anche dai centri di raccolta”.
L’obiettivo insomma è quello di rivitalizzare la stazione con un progetto sociale che punta all’inserimento lavorativo di persone con handicap o fragilità”.
Presenti all’incontro anche il consigliere comunale di Osnago Guido Raos, già portavoce del comitato pendolari, Gianpaolo Torchio, sindaco di Paderno e Giorgiò Dahò rappresentante dei viaggiatori ai tavoli del Tpl. La sindaca Giovanna De Capitani ha voluto prendere parola per sottolineare le molte sollecitazioni uscite dall’incontro: “La sintesi è l’importanza di porre la persona al centro delle dinamiche e delle attività promosse dalle amministrazioni pubbliche”.