Il candidato di destra? Nava o Rossi, dipende dalla Lega

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Il sottosegretario Nava e l'assessore Rossi
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Daniele Nava e Antonio Rossi

LECCO – A un passo dalle elezioni di maggio, per il centrodestra è arrivato il momento di fare i conti. Ogni partito dichiara di stare lavorando alla propria lista, ma di tenere la porta aperta per un’eventuale coalizione con le altre forze politiche. 

Sarebbero le divisioni interne alla Lega  a tenere il freno a mano tirato per la grande alleanza di centrodestra: il problema principale è il rapporto con il partito di Angelino Alfano, il Nuovo Centrodestra, che, come dice il nome, rappresenta parte della destra, ma, di fatto, appoggia il governo centrale di sinistra di Matteo Renzi. Due le linee interne al Carroccio: quella del leader Matteo Salvini, che pare storcere il naso di fronte all’alleanza a Lecco, e quella del presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni che, invece, vorrebbe fosse riproposto in città il modello di governo da lui presieduto.

Lecco è un capoluogo di provincia, quindi, la sorte della sua amministrazione non può essere ignorata dalle alte dirigenze dei vari partiti e, inevitabilmente, si trova a dover fare i conti con le varie dispute a livello nazionale, prima di poter arrivare a decisioni definitive.

I partiti Forza Italia e Fratelli d’Italia, che non rientrano nelle discussioni interne al Carroccio, sembrerebbe abbiano già trovato accordo con i vertici locali della Lega per unire le proprie forze nella corsa a Palazzo Bovara, mentre quelli di Ncd stanno ancora valutando il da farsi.

In questo clima di incertezza il nome di un possibile candidato sindaco è ancor più difficile da scovare, ma analizzando le varie situazioni alcune ipotesi verosimili non mancano: nel caso nella Lega dovesse vincere la linea maroniana, un buon nome per riprodurre a Lecco il modello amministrativo regionale sarebbe quello di Antonio Rossi.

L’ex campione olimpico, infatti, è attualmente impegnato nella Giunta Maroni quindi non avrebbe difficoltà a tenere uniti partiti che a livello nazionale si trovano divisi tra governo e opposizione e potrebbe rappresentare in toto il centrodestra cittadino.

Nel caso in cui, invece, dovesse prevalere la linea che vede l’Ncd correre singolarmente, il nome più gettonato a far da candidato sindaco è ancora quello dell’ex presidente della Provincia Daniele Nava che nelle ultime elezioni provinciali era già riuscito a battere Virginio Brivio. Nava attualmente ricopre il ruolo di sottosegretario regionale e sta lavorando per l’applicazione della riforma Delrio, ma questa carica non gli impedirebbe di candidarsi come sindaco di Lecco.

Senza Ncd, per le altre forze di governo, un’alternativa a Antonio Rossi come candidato sindaco potrebbe essere l’ex questore Fabrizio Bocci che milita ora tra le fila di Forza Italia, ma questa appare come una tra le ipotesi più lontane.

Alcune voci di corridoio, infine, avevano portato all’attenzione il nome di Roberto Formigoni che, un po’ come Rossi, da candidato sindaco avrebbe potuto fare da collante per il centrodestra lecchese, ma tramite le testate nazionali l’ex presidente di Regione Lombardia avrebbe prontamente smentito ogni suo coinvolgimento diretto nelle elezioni per Palazzo Bovara.

Unica cosa certa per ora è che le varie forze politiche del centrodestra lecchese stanno continuando a programmare i loro incontri, sia interni che con gli altri partiti, in attesa di trovarsi di fronte al bivio e scegliere in via definitiva quale strada intraprendere.