LECCO – Il consiglio comunale di questa sera, che vedrà il sindaco relazionare sul suo coinvolgimento nell’inchiesta ‘Metastasi’ e sulla sospensione del consigliere Ernesto Palermo, arrestato nell’ambito della stessa indagine, potrebbe svolgersi a porte chiuse.

C’è infatti un articolo del regolamento che permetterebbe di secretare la seduta “quando sono trattati argomenti che comportano apprezzamento della capacità, moralità , correttezza […] di persone”. Tra i corridoi di palazzo Bovara c’è chi teme si possa ricorrere a questa misura nella serata odierna, visto che lo stesso presidente Alfredo Marelli avrebbe allegato alla convocazione della seduta una nota informativa recante il citato articolo del regolamento. Affinché accada, deve esserci la proposta di tre consiglieri votata poi dalla maggioranza dei presenti; ciò comporterebbe l’allontanamento dall’aula di giornalisti e cittadini durante la discussione.
“Se questa sera, come ipotizzato da qualcuno, il Presidente del Consiglio Alfredo Marelli intenderà chiudere la seduta al pubblico, noi reagiremo – tuona da FDI, il consigliere Giacomo Zamperini – Non è immaginabile discutere in segreto argomenti importanti come le infiltrazioni mafiose nell’amministrazione comunale e le responsabilità politiche di chi le avrebbe, in qualche modo, favorite. O forse qualcuno ha qualcosa da nascondere?”
“I cittadini ci chiedono trasparenza ed onestà! – ha concluso Zamperini – Se queste saranno loro negate, siamo pronti a manifestare la nostra contrarietà con atti forti e simbolici, anche arrivando ad occupare l’aula consigliare!”

Dello stesso parere NCD e del suo capogruppo, Filippo Boscagli: “Non sta ne in cielo né in terra, se fosse una questione di ordine pubblico sarebbe un conto, ma per casi estremi e non per mera scelta politica. Nella riunione dei capigruppo ho chiesto che la seduta si svolga in modo regolare, sarebbe la cosa peggiore chiudere al pubblico, un messaggio bruttissimo alla città”.
A replicare dalla maggioranza è stato il capogruppo dell’IDV, Ezio Venturini: “Dipenderà da ognuno di noi che questo non accada , infatti saremo chiamati a formulare una discussione politica della questione e non sicuramente conclusioni su persone che spettano esclusivamente alla Magistratura. L’occupazione dell’aula o atti forti e simbolici su una vicenda non ancora conclusa non servono a nulla , solo a creare confusione e per i meno attenti demagogiche e sconcertanti impatti mediatici utili solo ad un’ infame ricomparsa politica. Per questo motivo sarò pronto ,in caso la discussione dovesse degenerare, a chiedere ufficialmente al Presidente ,secondo il regolamento, la sospendere immediata la seduta”.
Una dichiarazione in merito alla discussione che si terrà questa sera è giunta anche dall’associazione Qui Lecco Libera: “Crediamo che, oltre a discutere della rilevanza del ruolo del consigliere Palermo, la Città meriti risposte chiare anche da chi, pur non avendo commesso nulla di penalmente rilevante, ha l’onere e la responsabilità politica di chiarire alcuni punti ancora oggi per nulla approfonditi. Ci auguriamo che il Consiglio di questa sera non diventi l’arena dove esibire più o meno credibili patenti antimafia, magari supportati da claque organizzate, quanto un luogo di trasparenza e presa in carico delle dovute responsabilità”.

RADIO LECCOCITTÁ CONTINENTAL




































