Ipotesi studentato all’ex Politecnico, l’ok del consiglio comunale per partecipare al bando

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L'ex Politecnico in via Marco d'Oggiono

Via libera all’inserimento dell’immobile nel piano delle alienazioni

La Lega: “Uno studentato a Lecco c’era già ed è fallito”

LECCO – Approda in consiglio comunale, dopo il dibattito in sede di Commissione, la delibera relativa all’ipotesi di trasformare l’ex sede del Politecnico di via Marco d’Oggiono in uno studentato. 200 camere, che verrebbero realizzate in caso di selezione dal bando ministeriale – per la cui candidatura è arrivato l’ok della seduta -, per consentire anche il calmieramento dei prezzi degli affitti in città.

“Oggi al Politecnico di Lecco sono iscritti 2 mila studenti e 1.200 sono fuorisede – dice il sindaco Mauro Gattinoni -. L’immobile è di 6.500 metri quadri. I 200 posti letto che verrebbero realizzati renderebbero più attrattiva l’università, in città abbiamo punte di 700/750 euro a posto letto al mese, le camere in via Marco d’Oggiono dovrebbero invece sottostare all’obbligo del 15% in meno rispetto ai prezzi medi della città. Cifre che stanno calcolando al Ministero dell’Università. L’obiettivo dello studentato è strategico – aggiunge il primo cittadino -, credo che la scelta che sottoponiamo al consiglio sia una scelta di grande lungimiranza e rispetto alla quale dobbiamo vedere un’opportunità”.

Condicio sine qua non per Palazzo Bovara è che il prezzo di acquisizione non sia inferiore ai costi già sostenuti per l’acquisto dell’edificio e per le perizie già svolte, ovvero di 6 milioni 116 mila euro. “Entro il 31 dicembre 2023 arriverà l’esito della candidatura – sottolinea Gattinoni -, con l’ipotesi di realizzare le strutture entro il 2026, in linea con gli obiettivi del Pnrr”.

Le posizioni favorevoli

“Sosterremo convintamente questa occasione – interviene il consigliere Daniele Blaseotto, Con la Sinistra cambia Lecco -. Abbiamo avuto modo di incontrare gli studenti che hanno avviato la protesta delle tende fuori dal Politecnico, ci hanno dimostrato tutta la loro soddisfazione. I benefici diretti e indiretti dello studentato sarebbero tanti: dal sostegno alle sedi universitarie, i cui laureati ingegneri o infermieri sarebbero risorsa per il territorio, all’abbassamento dei prezzi che avrebbe ripercussioni positive anche sugli affitti per i lecchesi”.

Mentre Paolo Galli, di Ambientalmente Lecco aggiunge: “La nostra grande preoccupazione, sebbene oggi si tratti solo di una messa in alienazione di un’immobile, sono le speculazioni. Non ci sia possibilità che un bene comunale venga ceduto senza un obiettivo sociale chiaro e condiviso. I costi dello studentato non possono essere oggetto di speculazione, devono saper contenere la bolla dei prezzi. Siamo favorevoli alla nuova destinazione dell’edificio di via Marco d’Oggiono, ma tracciamo anche il futuro del nuovo municipio”.

Le posizioni contrarie

E’ Stefano Parolari, della Lega a ricordare che uno studentato a Lecco era già stato avviato: “La novità dello studentato, non è una novità. Se guardiamo i progetti dell’ex Piccola e dell’ex ospedale c’era questa opzione, abbiamo un’esperienza di studentato al Ferrhotel a inizio anni 2000. Un progetto fallito. Perchè quella volta non è andata bene? C’è qualcuno che si ricorda che queste cose le abbiamo già fatte?”

Mentre Clara Fusi, gruppo misto, si focalizza sulle presunte minori entrate per Palazzo Bovara: “Mi piacerebbe sapere se qualcuno ha chiesto agli amministratori di condominio che ripercussioni può avere mettere sul mercato 200 posti letto, affittare agli studenti dà più garanzie ai proprietari di casa per via del tempo limitato di permanenza nel caso in cui si incappi in qualcuno che non paga. Gli affitti inoltre sono tassati, è stato fatto un conteggio di quante tasse in meno entreranno nelle casse del Comune? bisogna fare i conti della serva”.

La consigliera Lorella Cesana, Lecco Merita di più Lecco Ideale, solleva un aspetto tecnico: “Questa delibera questa sera non dovrebbe essere assunta, l’approvazione del bilancio è prodromico a questa delibera e non sarà definito fino ai prossimi 25 giorni. Per questo motivo ritengo molto rischioso il voto”.

La votazione è terminata con 16 voti favorevoli alla delibera e 10 contrari.